Dopo il timore espresso dal comitato ‘Via Piave’ di Campobasso per la realizzazione di un presunto centro di accoglienza fra via Montebello e via Montesanto, il sindaco di Campobasso Antonio Battista ne scongiura la realizzazione e sottolinea che tutte le azioni messe in campo privilegeranno il sistema degli Sprar. “A seguito delle notizie allarmistiche, e forse dettate da esigenze che nulla hanno a che vedere con le esigenze della collettività cittadina, apparse in questi giorni sulla stampa e sui social network in merito alla presunta destinazione a Cas (centro di accoglienza straordinaria) dello stabile in via Piave, mi preme fare alcune precisazioni. Come da informazioni reperite direttamente dalla Prefettura di Campobasso (unica titolare del potere abilitativo all’apertura dei centri di accoglienza straordinaria), e già fornite agli organi di informazione e a quanti lo hanno espressamente richiesto, ribadisco che la Prefettura non ha mai vagliato, né ha mai avuto contezza di qualsivoglia istanza di apertura di Cas in via Piave. Aggiungo che attualmente, a fronte di una disponibilità di 528 posti, nei centri di accoglienza della città di Campobasso sono presenti 500 migranti, cui si aggiungono i 30 migranti ospiti degli Sprar del capoluogo ed i minori stranieri non accompagnati. Inoltre, proprio ieri in Prefettura si è discusso del programma di rimpatrio assistito volontario attuato dall’OIM in collaborazione con il Ministero dell’Interno e che agevolerà anche in Molise (che accoglie 2571 migranti nei 74 Cas) il processo di riduzione, già in atto da alcuni mesi, delle presenze dei migranti sul territorio molisano e nazionale. In prospettiva dunque, anche in considerazione della partenza degli altri progetti Sprar candidati dal Comune di Campobasso, si continuerà a lavorare per depotenziare numericamente l’accoglienza straordinaria (fino alla chiusura, ove possibile, dei Cas esistenti) a vantaggio del circuito Sprar. Far leva sulla paura e sulle difficoltà che in questo momento, per questioni contingenti, si stanno vivendo in tutto il Paese è un’operazione che non produce alcun effetto benefico sullo stile di vita dei cittadini, ma che al contrario contribuisce ad esasperare gli animi di una comunità che invece ha sempre dato prova di senso di responsabilità e di accoglienza. Questo non vuol dire che si possano tollerare situazioni di degrado, là dove riscontrate. L’attenzione dell’amministrazione comunale, delle istituzioni tutte e delle forze dell’ordine è massima, ma resta fondamentale lo spirito di collaborazione dei cittadini che ci ha permesso, finora, le situazioni più critiche. Proprio ai cittadini, oltre che alle forze dell’ordine, va il mio ringraziamento e quello di tutta l’amministrazione di Palazzo San Giorgio“.