Concluso con un convegno presso l’auditorium dell’ex Gil di Campobasso il progetto “Io BULLO da solo”, giunto al secondo anno e che ha visto la partecipazione di tutte le scuole primarie di secondo grado del capoluogo. Un appuntamento utile ad accendere ancora una volta un faro sulla piaga del bullismo così come a tracciare un bilancio e scattare una fotografia sulla situazione locale. Subito dopo i saluti istituzionali, sono stati presentati i risultati del progetto nato per il contrasto e la prevenzione dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo a scuola e di ogni tipo di violenza e prevaricazione. Sono intervenute le psicologhe e psicoterapeute Giulia Leonelli e Alessandra Passarella, che hanno spiegato come il bullismo sia sempre esistito ma finalmente oggi se ne parla, lo si affronta e si studiano le misure idonee a contrastarlo e prevenirlo. Le vittime del bullismo, hanno sottolineato, subiscono traumi che finiscono per riversarsi sulla loro vita di adulto. Fra i relatori anche Giovanni Di Giorgio, consigliere comunale, che ha raccontato il bullismo dal punto di vista di un genitore. Brevi interventi anche del presidente degli psicologi Nicola Malorni e della dottoressa Asrem Giuseppina Falciglia. I ragazzi hanno potuto assistere alla proiezione del cortometraggio “Io BULLO da solo”, con la regia di Marco Caldoro. L’obiettivo, ha spiegato Caldoro, è stato quello di lasciare una traccia, un documento multimediale da sfruttare nel tempo. Al.Am.