Era presente anche un delegazione molisana della Cgil e degli altri due sindacati della ‘triplice’ a Roma, alla manifestazione organizzata in cinque città italiane (oltre alla capitale, Torino, Palermo, Bari e Cagliari). Un segnale forte dopo lo scontro col Governo sulla previdenza, a causa di misure considerate insufficienti dalla Cgil, e che ha visto consumarsi lo strappo con le altre sigle. L’occasione, quindi, era ricostruire i fili con Cisl e Uil, ha sottolineato il segretario nazionale Sussanna Camusso. I temi della protesta vanno dalle assunzioni nel settore pubblico, al rinnovo del contratto, alla stabilizzazione dei precari, fino ai licenziamenti e all’articolo 18, quest’ultimo “una necessità concreta per evitare divisioni nel mondo del lavoro e contrastare i licenziamenti ingiustificati e discriminatori”. Rivendicazioni della manifestazione “bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione, favorire l’accesso alla previdenza integrativa, garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni, cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione, estendere gli ammortizzatori sociali, garantire a tutti il diritto alla salute”.