Dal trasporto all’assistenza domiciliare, è Legge il Fondo per la Non Autosufficienza

Il Consiglio regionale ha varato due nuove leggi. La prima, di iniziativa della Giunta Regionale, aveva ad oggetto “Rendiconto generale della Regione Molise per l’esercizio finanziario 2016”. Ha svolto la relazione di illustrazione della proposta di legge il Presidente della I Commissione consiliare Di Nunzio, che precedentemente ne aveva anche chiesto ed ottenuto dall’Aula l’iscrizione all’ordine del giorno e l’immediata discussione. “Il rendiconto della gestione – come ha spiegato Di Nunzio – è costituito dal rendiconto finanziario, dallo stato patrimoniale, dal conto economico ed è corredato dalla relazione sulla gestione”. Per quanto concerne le entrate, il totale di riscossione registrato dalla Regione è di Euro 1.622.897.089 di cui 1.394.135.556 di Euro, di riscossioni in conto competenza e 228.761.532 d Euro di riscossioni in conto residui. La Regione – è stato ancora spiegato – presenta quindi al 31 dicembre 2016 un totale di residui attivi pari a 664.321.530 Euro. Invece per quel che concerne le uscite, la Regione Molise ha registrato un totale di pagamenti pari a 1.500.500.166 Euro di cui 1.298.663.385 Euro di pagamenti in conto competenza e 201.836.780 Euro di pagamenti in conto residui. Inoltre l’Ente al 31 dicembre 2016 risultava avere un totale di residui passivi pari a 589.958.339 Euro. Il risultato di amministrazione della Regione al 31 dicembre 2016 risulta quindi essere pari a 205.859.787 Euro. “In relazione alla composizione del risultato di amministrazione – è stato rilevato nella relazione – oltre al risultato positivo di 205.859.787 Euro vanno considerate altre tre componenti: parte accantonata pari a un importo pari a 337.160.381 Euro; parte vincolata per un importo pari a 395.740.120 Euro: parte destinata agli interventi pari a 0 Euro. Pertanto il rendiconto evidenzia un disavanzo al 31 dicembre 2016 pari a – 527.040.714 Euro”. Dopo gli interventi per esprimere le rispettive posizioni in merito alla Pdl in discussione, dei Consiglieri Niro, Petraroia, dell’Assessore Veneziale e del Presidente della Giunta Frattura, l’Aula ha approvato il rendiconto a maggioranza. La seconda proposta di legge di iniziativa di alcuni cittadini della Regione Molise riguardava l’”istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza”. Ha illustrato la PdL all’Aula il Relatore del provvedimento, Consigliere Ioffredi, che ha ricordato come l’articolato posto all’esame dell’Assemblea recepisce l’input normativo proveniente dalla proposta di iniziativa dei cittadini. Quindi il testo approvato, “definendo – si legge nell’art. 1- le azioni e gli interventi per garantire una maggiore e più efficace tutela delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, istituisce il Fondo regionale per la non autosufficienza”. Destinatari del Fondo sono i cittadini, compresi quelli della UE e gli extracomunitari, che hanno subito una perdita permanente o temporanea dell’autonomia personale e che pertanto non possono provvedere alla cura della propria persona e mantenere una normale vita di relazione senza il necessario sostegno. E’ quindi previsto che le condizioni di non autosufficienza saranno accertate dalle Unità di Valutazione Multidimensionali costituite presso i Distretti sanitari dell’ASREM.
Il Fondo si prefigge di finanziare:
 gli interventi di sostegno alla persona non autosufficienti e alle loro famiglie anche mediante
forme di assistenza domiciliare;
 la predisposizione di un piano assistenziale individuale per la presa in carico della persona
non autosufficiente;
 l’integrazione dell’assistenza infermieristica, riabilitativa e medico-specialistica con
l’assistenza domiciliare;
 la predisposizione di un voucher per l’acquisto di servizi socio assistenziali e gli interventi
di telesoccorso e teleassistenza;
 la contribuzione per l’acquisto di ausili e presidi sanitari non compresi nel nomenclatore
sanitario;
 la contribuzione per l’acquisto di tecnologie assistive;
 il trasporto dei diversamente abili presso le sedi scolastiche, i centri di riabilitazione, i centri
socio-educativi, i luoghi ricreativi e di socializzazione.
A tal fine la legge approvata dal Consiglio “prevede – come ha sottolineato il Relatore Ioffredi – la predisposizione di un piano assistenziale mediante il quale verranno individuate le prestazioni socio-sanitarie da erogare al cittadino nonchè le professionalità idonee allo svolgimento”. Le risorse necessarie per il funzionamento delle azioni del Fondo  – è stato in ultimo spiegato – avranno natura nazionale, regionale, comunale e ove possibile europea. E’ stata chiesta ed ottenuta l’iscrizione e l’immediata discussione della PdL dalla Consigliera Lattanzio. Sono intervenuti per esprimere il loro apprezzamento alle finalità della legge, i Consiglieri Lattanzio, Manzo, Niro e l’Assessore Facciolla. La proposta di legge di iniziativa popolare è stata approvata quindi all’unanimità dall’Assemblea regionale. In apertura di seduta il Presidente Cotugno ha comunicato all’Aula che il Consigliere Di Nunzio ha cessato di far parte del Gruppo Consiliare del Partito Democratico per entrare a far parte del Gruppo Consiliare “Unione per il Molise”. Lo stesso Presidente del Consiglio ha anche dato notizia all’Assemblea di aver provveduto, con i poteri sostituivi della legge regionale 16/2002, a designare il signor Alberto Santolini quale revisore effettivo del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Unione delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura del Molise.

Soddisfazione dei sindacati. Le Organizzazioni Sindacali dei Pensionati Cgil, Cisl e Uil Molise esprimono un giudizio più che positivo del risultato ottenuto, “frutto della mobilitazione che, dalla presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare del 24 settembre 2014, ha visto protagonisti le pensionate e i pensionati molisani”. Esprimono, inoltre, grande soddisfazione “per la sensibilità mostrata dalla IV Commissione Permanente nella persona della Presidente Nunzia Lattanzio e dal Consiglio Regionale tutto, che ha approvato all’unanimità l’istituzione del Fondo”. Le stesse organizzazioni continueranno il lavoro di contrattazione e di vigilanza per garantire ai cittadini non autosufficienti i propri diritti.

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