Il Comitato Mobilità in Deroga del Molise lancia un nuovo appello alle istituzioni in attesa della mozione che sarà discussa in Consiglio regionale martedì prossimo sul mancato pagamento delle indennità ad oltre 1700 lavoratori che da mesi chiedono di percepire quanto ritengono sia nel loro diritto.
“Da 2 anni e mezzo siamo privi di tutela del reddito, non abbiamo avuto la fortuna di trovare un altro lavoro, siamo stati estromessi dalla mobilità in deroga ma senza essere presi in considerazione per alcun provvedimento di politica attiva del lavoro, reimpiego occupazionale, tirocinio sociale retribuito o incentivo al pensionamento. Siamo 1744 persone anonime, ognuno di noi lavorava in una piccola azienda e non ci conosciamo nemmeno tra di noi, viviamo in tutti i comuni del Molise e non abbiamo mai fatto notizia perché siamo cittadini normali abituati a lavorare e andare avanti senza farci troppi problemi. Non veniamo da fabbriche conosciute o da grandi aziende, ma da ditte artigianali, esercizi commerciali e imprese individuali. Mai prima di ora ci siamo trovati a lottare con poche speranze contro la disoccupazione, l’assenza di soldi in famiglia, l’indifferenza della gente e l’insensibilità delle istituzioni che ci hanno abbandonato togliendoci sia la mobilità in deroga che la dignità di persone. Non c’è stata data spiegazione del perché la Regione Molise ci ha tolto il diritto a percepire l’indennità di mobilità e perché non è stata adottata alcuna misura specifica per noi con una riserva sulle borse lavoro comunali o su incentivi al reinserimento lavorativo o al pensionamento? Martedì 19 dicembre al secondo punto all’ordine del giorno, dopo il problema ATM, riprenderà la trattazione della Mozione che ci riguarda e che mediando tra tante difficoltà trova una soluzione equa per tutti e che non danneggia nessuno. Con la Mozione si chiede di impegnare gli 8 milioni di euro, dedicati alle politiche attive con la Delibera di Giunta Regionale n. 638 del 30 dicembre 2016, e i 3 milioni di euro residui, ossia la rimanenza dei pagamenti già effettuati, in nostro favore per saldare le 7 mensilità 2015 e quelle possibili per il 2016. Ci appelliamo a tutte le istituzioni, alle forze sociali, alle autorità civili e religiose perché si tenga conto del disagio di 1744 famiglie molisane figlie di nessuno che chiedono di essere ascoltate e rispettate”.