Nel corso della seconda conferenza programmatica del Partito Democratico, che si è tenuta a Termoli, il governatore Paolo Frattura ha lanciato un nuovo appello all’unità del centrosinistra, aprendo all’Ulivo 2.0 alla possibilità delle primarie. Allo stesso tempo ha stoppato Rialzati Molise e chi potrebbe rappresentare un “presunto ago della bilancia”.
“Le elezioni regionali del 2013 sono state vinte dal centrosinistra con il Pd primo partito. Non c’erano aghi della bilancia allora, non ce ne saranno adesso. Il centrosinistra è un’alleanza di persone che, con una stretta di mano leale, hanno condiviso e condividono una visione comune politica espressa in un programma di governo: il programma, lo sottolineiamo, di centrosinistra e i civici che hanno voluto condividere il nostro programma lo hanno fatto lealmente per cinque anni. Oggi siamo alla vigilia della scadenza di mandato: dopo aver finalmente raccontato ai molisani con atti e non a chiacchiere che cosa la maggioranza e il governo regionale hanno messo in campo in questi 5 anni, una delle cose principali da fare è sapere, quindi chiedere a cittadini, amministratori, iscritti, simpatizzanti e dirigenti di partito di valutare con un sì o con un no la nostra eventuale riproposizione alla presidenza della Regione, ben vengano anche le primarie. Non accetteremo, però, mai nessun parlamentrare o amministratore o cittadino che si erga a valutatore autonomo dell’operato degli altri: questo no, non cederemo all’autoreferenzialità di singoli sedicenti giudici perché non ci interessa questo tipo di giudizio. Alle prossime elezioni il centrosinistra si candida per confermarsi alla guida della Regione: nessun presunto ago della bilancia potrà mai condizionare le scelte del centrosinistra. Alla guida della Regione si propone il centrosinistra e alla guida del centrosinistra si propone il Partito democratico. Chi vuole stare con noi e condividere la piattaforma programmatica che Pd e centrosinistra metteranno di nuovo in campo sarà ben accetto, ma non esiste la scelta in zona cesarini”.