Riforma del Terzo settore, al Molise 470 mila euro per il finanziamento dei progetti proposti dalle associazioni di promozione sociale e dalle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. A tanto ammonta la cospicua assegnazione stabilita nel piano di riparto delle risorse a disposizione dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali d’intesa con la Conferenza delle Regioni. Ne danno notizia il presidente Paolo di Laura Frattura e il vicepresidente Vittorino Facciolla. “Di fronte a noi – commentano – una nuova stagione di servizi e assistenza per le nostre associazioni di promozione sociale e di volontariato: l’assegnazione di circa mezzo milione di euro per il nostro Terzo settore ci consentirà di ripartire con progetti e attività attesi, perché essenziali, da tantissimi cittadini molisani che soffrono condizioni di disagio e difficoltà”. Nel merito, i 470.000 euro saranno utilizzati per la realizzazione, tra l’altro, di iniziative mirate a:
· contrastare le forme di sfruttamento, in particolare in agricoltura, e del fenomeno del caporalato;
· sviluppare la cultura del volontariato, in particolare tra i giovani e all’interno delle imprese;
· sostenere l’inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti;
· prevenire e contrastare le dipendenze, ivi inclusa la ludopatia;
· prevenire e contrastare ogni forma di violenza , discriminazione e intolleranza, con particolare riferimento a quella nei confronti dei soggetti vulnerabili;
· contrastare le condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale;
· sviluppare e rafforzare la cittadinanza attiva e la legalità;
· sostenere le attività dio accompagnamento al lavoro delle fasce deboli della popolazione;
· sviluppare le reti associative del Terzo settore e rafforzare la loro capacity building.
Per Frattura e Facciolla “l’obiettivo principale resta quello di favorire la gestione associata dei progetti, superando parcellizzazioni e campanilismi: non a caso, le forti novità introdotte dal Codice del Terzo settore ci portano ad accompagnare il movimento solidaristico regionale verso un processo di trasformazione e crescita che lo metta in grado di competere in termini di competenze e qualità a livello nazionale. Alle nostre associazioni, dopo un periodo di difficoltà determinato anche dall’assenza di risorse specifiche, viene offerta adesso l’opportunità di candidarsi con proposte progettuali che, partendo dai bisogni espressi dal territorio, daranno risposte alle esigenze della nostra comunità, in particolare delle fasce più vulnerabili e maggiormente esposte a rischio di esclusione sociale, attraverso la promozione di percorsi virtuosi in termini di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità. Lavorare in rete, condividere una visione e un progetto diventa, per questo, fondamentale”, concludono Frattura e Facciolla.