In occasione del Natale, pubblichiamo di seguito alcuni auguri istituzionali.
Il messaggio del presidente della Regione Paolo Frattura. “Buon Natale. Con il cuore a voi, a noi, al nostro Molise questo bellissimo augurio: è il regalo più importante e più giusto che possiamo farci. Lasciamo spazio alla voglia di scambiarci un sorriso come sappiamo fare insieme. Stringiamoci in un abbraccio fraterno e umano che possa dare fiducia in particolare a chi è più in difficoltà. A tutti i silenzi che nascondono sofferenza e che spesso non trovano spazio né attenzione. Natale è anche il sogno che torna ad apparirci possibile, non solo speranza. A ciascuno di voi l’augurio sincero di realizzarlo per rinsaldare la capacità e il coraggio che tutti possiamo avere di guardare avanti e volare alto. Facciamolo insieme per voi, per noi, per il nostro Molise. Buone feste, Paolo”.
Il messaggio del Vescovo della Diocesi di Termoli-Larino Gianfranco De Luca. “Il Natale è la festa della fede nel Figlio di Dio che si è fatto uomo per ridonare all’uomo la sua dignità filiale, perduta a causa del peccato e della disobbedienza. Il Natale è la festa della fede nei cuori che si trasformano in mangiatoia per ricevere Lui, nelle anime che permettono a Dio di far germogliare dal tronco della loro povertà il virgulto di speranza, di carità e di fede. Il Natale ci ricorda che una fede che non ci mette in crisi è una fede in crisi; una fede che non ci fa crescere è una fede che deve crescere; una fede che non ci interroga è una fede sulla quale dobbiamo interrogarci; una fede che non ci anima è una fede che deve essere animata; una fede che non ci sconvolge è una fede che deve essere sconvolta. In realtà, una fede soltanto intellettuale o tiepida è solo una proposta di fede, che potrebbe realizzarsi quando arriverà a coinvolgere il cuore, l’anima, lo spirito e tutto il nostro essere, quando si permette a Dio di nascere e rinascere nella mangiatoia del cuore, quando permettiamo alla stella di Betlemme di guidarci verso il luogo dove giace il figlio di Dio, non tra i re e il lusso, ma tra i poveri e gli umili”. (Papa Francesco) Angelo Silesio, nel suo Il Pellegrino cherubico, scrisse: “Dipende solo da te: Ah, potesse il tuo cuore diventare una mangiatoia! Dio nascerebbe bambino di nuovo sulla terra”.
Il messaggio del sindaco di Isernia, Giacomo D’Apollonio. “Care Isernine, Cari Isernini, quest’anno le festività natalizie giungono al termine di un periodo di grande impegno per il Comune, una fase in cui l’amministrazione comunale sta finalmente raccogliendo i risultati d’una intensa e proficua attività iniziata un anno e mezzo or sono. La città, infatti, si appresta a beneficiare d’un finanziamento di oltre dieci milioni di euro del cosiddetto Bando delle Periferie e, nel triennio 2018-2020, avrà la concreta possibilità di ricevere altri dieci milioni circa, stanziati dal Miur per l’edilizia scolastica. Sono segnali molto positivi, spiragli di luce necessari a superare un lungo periodo di crisi e consentirci di ambire concretamente a scenari di ripresa economica, sociale e culturale. In questo nuovo orizzonte di fiducia e speranza, auguro un Felice Natale a tutti i miei concittadini. È un augurio sincero e fervido, per festeggiare una data in cui i rapporti umani e gli affetti vengono tradizionalmente posti al centro del vivere quotidiano. Buon Natale alle famiglie, ai figli e ai genitori, affinché questi giorni possano rappresentare un’importante occasione per stare insieme. Buon Natale ai bambini perché siano sorridenti e ai nonni perché possano farli crescere in mezzo ai giusti valori della vita. Buon Natale agli insegnanti che preparano il futuro dei nostri giovani e agli studenti che stanno percorrendo la loro strada di formazione. Buon Natale a chi lavora, ma anche e innanzitutto a chi il lavoro non ce l’ha. Buon Natale a chi si prodiga per gli altri volontariamente, a tutela degli ultimi. Buon Natale agli anziani e ai malati, e a chi se ne prende cura. Buon Natale a coloro che assicurano la legalità e l’ordine nel nostro territorio. Auguri davvero a tutti, di cuore”.