L’emostasi e la trombosi rappresentano i due piatti di una complessa bilancia dal cui equilibrio dipende molto della nostra salute. Da un lato, la coagulazione del sangue ci salva la vita in caso di ferite, dall’altro un eccesso di coagulazione causa patologie gravi come infarto e ictus. E i processi coagulativi non riguardano solo il sistema vascolare, ma sono coinvolti nella funzionalità di tutti i sistemi del nostro organismo. Se ne parlerà lunedì 15 gennaio, a partire dalle ore 9 nella Sala Conferenze del Parco Tecnologico dell’I.R.C.C.S. Neuromed, nel corso del quarto meeting “Lorenzet Memorial” dal titolo “Complicanze Emorragiche e Trombotiche nelle patologie più comuni”. Alla presenza dei maggiori esponenti italiani sulla coagulazione del sangue, provenienti dai più prestigiosi Istituti e Università, oltre che dal Neuromed, l’incontro sarà anche l’occasione per ricordare Roberto Lorenzet, ricercatore noto in Italia e all’estero nel campo dell’emostasi e della trombosi, scomparso prematuramente 4 anni fa. Lorenzet si era formato e aveva lavorato per oltre trent’anni con il gruppo di ricercatori che costituisce il Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed. Un aggiornamento sulle complicanze emorragiche e trombotiche di patologie d’organo e sistemiche importanti, quali le nefropatie, le malattie epatiche, la patologia tumorale ed onco-ematologica, le condizioni critiche complesse come quelle della terapia intensiva. Le problematiche poste dalla bilancia Emostasi e Trombosi ritornano anche nel considerare i nuovi strumenti dell’armamentario farmacologico, soprattutto per la prevenzione e la terapia degli eventi cardio-cerebrovascolari: verranno infatti discussi vantaggi e rischi dei nuovi anticoagulanti orali in condizioni cliniche di grande rilievo, come la fibrillazione atriale e l’ictus, soprattutto in rapporto alla crescente prevalenza della popolazione anziana. “Dobbiamo sempre ricordare – dice Chiara Cerletti, del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione Neuromed, Responsabile Scientifico del convegno – che i meccanismi della coagulazione del sangue sono implicati in moltissimi processi del nostro organismo, sia fisiologici che patologici. Giocano infatti ruoli importanti nei processi infiammatori, nella disseminazione dei tumori, nelle malattie renali ed epatiche, solo per fare alcuni esempi. Ecco perché un continuo aggiornamento in questo campo è essenziale per tutti gli operatori della Sanità”.
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