Nuovo Centro di aiuto alla famiglia, ‘Chiesa come ospedale da campo’

Apre il nuovo Centro di aiuto alla famiglia ‘Amoris Laetitia’ della Diocesi di Termoli–Larino. Da lunedì 15 gennaio, tre giorni alla settimana, personale esperto e qualificato sarà a disposizione dell’intera comunità diocesana per fornire interventi di aiuto e accompagnamento in vari settori. Il Centro, realtà unica per il territorio, è stato presentato nei locali dell’ex seminario vescovile in piazza Sant’Antonio a Termoli. Sono intervenuti, tra gli altri, il vescovo, Gianfranco De Luca, il vicario generale, don Marcello Paradiso, il direttore della struttura, don Gianfranco Lalli e alcuni rappresentanti dei vari gruppi di lavoro che hanno offerto la loro disponibilità per seguire con una impronta cristiana coppie in difficoltà, famiglie disagiate, giovani e altre situazioni di emergenza relazionale. Sono sei le aree individuate nel Centro che opererà in sinergia e in equipe raccogliendo le esperienze maturate in questi anni con i gruppi di lavoro presenti e aperti a nuove collaborazioni:
 Area relazione di aiuto: consulenza familiare, individuale o di coppia; psicoterapia di coppia, familiare o di gruppo; consueling e sostegno psicologico; valutazione della personalità.
 Area medica: consulenza e assistenza medica riguardanti il singolo, la coppia e la famiglia; consulenza ginecologica. Ricordato, in questo caso, anche il valido contributo del dottor Mario Travaglini, scomparso di recente.
 Area formazione: percorsi sulla conoscenza di sé; sostegno alla genitorialità, itinerari di prevenzione per adolescenti; competenze relazionali.
 Area prevenzione ed educazione: percorsi sull’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado; percorsi sull’educazione per genitori e adolescenti.
 Area legale: consulenza e assistenza legale riguardante il diritto di famiglia e minorile; mediazione familiare.
 Area etica: metodi di fertilità naturali; sostegno psicologico di donne in difficoltà; aiuto alla vita.
Il Centro sarà aperto ogni lunedì, mercoledì e venerdì al primo piano dell’ex seminario in piazza Sant’Antonio a Termoli dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. (Per informazioni: 3476334582 o scrivere una mail all’indirizzo info@centroaiutoallafamiglia.it o contattare il sito www.centroaiutoallafamiglia.it). “Si realizza un sogno – ha affermato il vescovo Gianfranco De Luca – per una Chiesa che, incoraggiati sempre da Papa Francesco, vive, come stile e come azione, quello della prossimità. Un aiuto alla famiglia a 360 gradi che si sviluppa come ascolto, accoglienza, accompagnamento, sostegno e promozione affinché la famiglia stessa diventi protagonista nella sua pienezza, nella chiesa e nella società. Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso questo progetto che già sta dando i suoi frutti e mi auguro che possa diventare sempre più un punto di riferimento non solo a Termoli ma per l’intera Diocesi”. “La persona o la famiglia che hanno bisogno di una consulenza – ha spiegato il direttore del Centro, don Gianfranco Lalli – può contattarci nelle varie modalità o venire personalmente a trovarci. Dopo un primo contatto ci sarà un tempo di accoglienza e confronto per comprendere il tipo di disagio o problema e da qui verrà indirizzato, in base al singolo caso, alle varie professionalità che il Centro mette a disposizione con l’obiettivo di accompagnare le persone coinvolte in un percorso di consulenza, assistenza o altra forma di aiuto relazionale seguendo un approccio cristiano in vista del superamento del disagio, problema della persona che si serve del centro”. “Con l’apertura di questo Centro – ha osservato il vicario generale, don Marcello Paradiso – la Diocesi di Termoli–Larino consolida la sua presenza sul territorio in varie forme di aiuto. A quello socio-economico fornito dal Centro di ascolto e, più in generale, dalla Caritas e alle azioni finalizzate all’orientamento e all’occupazione con ‘Un paese per giovani’ si aggiunge ora un intervento di tipo relazionale che si integra e rafforza le misure attuate e le realtà esistenti per essere vicini alle famiglie cercando di valorizzare, nei limiti nelle nostre risorse, l’essere Chiesa”.

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