Una giustizia che tende alla modernità e che in due anni è stata in grado di ridurre la durata media dei procedimenti. Sono alcuni dei passaggi del messaggio del presidente della Corte d’Appello di Campobasso Rossana Iesulauro in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario. Restano molti però i punti critici: i tempi della giustizia sono ancora lunghi affinché possano considerarsi accettabili per il cittadino. “L’accumularsi dei procedimenti finiscono per ingolfare la macchina giudiziaria – ha rimarcato la Iesulauro – in quanto la carenza di personale incide sulla necessità non soddisfatta di smaltire le cause pendenti in maniera più celere”. Carenza che riguarda tutti i livelli, dal Tribunale alla Procura, dal Tribunale dei Minori alla Corte d’Appello. Per quanto riguarda la criminalità, il Procuratore Generale Guido Rispoli ha sottolineato, fra le altre cose, che gli omicidi volontari sono scomparsi dai Tribunali di Campobasso e Larino mentre a Isernia sono stati cinque. Restano per lo più invariati i delitti contro la Pubblica Amministrazione e contro la libertà sessuale. E’ sceso il numero dei reati ambientali a Campobasso e Larino, diversamente da Isernia dove sono in aumento soprattutto per le inchieste collegate alla Piana di Venafro. Resta alta l’attenzione contro terrorismo e infiltrazioni di criminalità organizzata. “Le organizzazioni foggiane e di natura ndranghetistica e camorristica – ha spiegato Rispoli – approfittano della continuità geografica per tentare di agire soprattutto in Basso Molise e nel territorio del Sannio-Matese”. Presente la Vice Capo di Gabinetto Maria Agrimi a rappresentare il Ministero della Giustizia e che ha ricordato l’impegno del Governo di indirizzare nuove risorse all’amministrazione del settore. Giuseppina Guglielmi del Csm ha sottolineato l’importanza di garantire la trasparenza dei magistrati. Nel corso della mattinata è stato anche fatto riferimento al Giorno della Memoria e al ricordo delle vittime della Shoah, con un monito alle nuove generazioni di studiare il passato e di combattere ogni forma di razzismo.