Era finita sotto processo perchè accusata di aver sottratto soldi per un valore complessivo di circa 1500 euro e monili in oro all’interno dell’abitazione di un’amica, a Campobasso. La Corte d’Appello, presieduta dal giudice Rossana Iesulauro, ha assolto una 45enne campobassana dal reato di furto, ribaltando la sentenza del Tribunale che l’aveva condannata a otto mesi di reclusione e ad una multa di 300 euro, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni patrimoniali e non, in favore della parte civile. Nelle scorse ore sono state depositate le motivazioni. Secondo l’accusa la donna nell’aprile del 2011 avrebbe sfruttato la fiducia dell’amica, vittima del furto, approfittando – nell’appartamento di quest’ultima, dell’ospitalità dell’inquilina di casa, muovendosi liberamente tra le stanze. In più occasioni avrebbe sottratto somme di denaro e una serie di oggetti preziosi, anelli, catenine, bracciali, per poi rivenderli in un Compro Oro della città. A supporto delle accuse una serie di testimonianze, sia della vittima che di familiari e amici, che in più occasioni avrebbero visto la donna agire in maniera sospetta, uscire dalla stanza da letto senza giustificazioni credibili, in un’occasione persino armeggiare con un portafogli. L’avvocato difensore Carmine Verde sarebbe riuscito a dimostrare che le contestazioni si sarebbero basate su sospetti e indizi, senza che vi sia stato riscontro dell’eventuale delitto commesso, e che non è stato provato che gli oggetti delle vendite effettuate al Compro Oro coincidessero almeno in parte con la refurtiva. In sostanza la Corte d’Appello non ha ravvisato la sussistenza della concordanza, gravità e precisione degli elementi indiziari posti alla base del precedente giudizio, dando ragione alle impugnazioni difensive e per tali ragioni ha pronunciato una sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto, revocando, per l’effetto le statuizioni civilistiche pronunciate dal primo giudice.