Omertà, precari incatenati e la cultura che… affonda: i Carri di Larino divertono i visitatori

Non sarà forse Venezia o Viareggio, dove le sfilate di maschere e carri allegorici possiedono una fama internazionale, ma la città di Larino è sicuramente la regina del Molise per quanto riguarda i festeggiamenti del Carnevale in termini turistici e di affluenza interna. Il ricco programma della 43esima edizione, spalmato in due giorni – ieri e oggi – e rinviato lo scorso weekend causa maltempo, ha visto fra le altre cose la sfilata dei quattro carri allegorici di cartapesta, il pezzo forte di tutta la manifestazione, caratterizzata anche dalla riconsegna del trofeo Larinella alla Città di Larino da parte del gruppo vincitore della scorsa edizione, dall’esibizione dei corpi di ballo in Piazza del Popolo e dalle visite guidate al Museo Civico e alla Mostra permanente del Carnevale Larinese. Migliaia le persone presenti già ieri al primo corteo – che si ripeterà oggi, domenica 18 febbraio – che hanno potuto godere di un’ottima giornata. I quattro carri di cartapesta, dotati di dispositivi elettrici per rendere animati i personaggi che li compongono, hanno divertito i presenti: “Meno si vede meno si sente meno si sa meglio si sta” è composto dalle tre scimmiette ‘sagge’ che si coprono rispettivamente occhi, orecchie e bocca che invitano secondo un’antica cultura a non vedere, sentire o parlare del male per vivere meglio, ma che in un’accezione contemporanea possono essere anche interpretate come sinonimo di omertà di fronte a situazioni che andrebbero denunciate e invece si rimane al proprio posto per non avere rogne; “La Cultura che conquista” mostra una coppia d’altri tempi sulla canoa del Ministero dei Beni Culturali attraversare il Molise e i suoi siti archeologici sommersi dall’acqua; “Nell’occhio del mirino” una bestia incatenata che raffigura un precario è in balia dei pirati della politica e dei poteri forti; “Tempi moderni” infine raffigura un mostro sovrastato da un essere demoniaco, forse un licantropo guidato dal male.

 

 

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