Grande apprensione, nella serata del 27 febbraio, nelle Sale operative delle Questure di Campobasso e di Catania: la segnalazione telefonica di una giovane al servizio d’emergenza della Questura molisana ha, infatti, attivato una serie di frenetiche attività che hanno portato al salvataggio in extremis di una giovane siciliana che aveva tentato il suicidio. I fatti si sono svolti poco dopo le 20, quando la telefonata dei poliziotti campobassani ha avvertito i colleghi etnei circa la segnalazione del tentativo in atto; l’interlocutrice, una ragazza residente nella provincia di Campobasso, aveva riferito che, in un momento di disperazione, una sua amica, conosciuta da circa due anni solo virtualmente sui social networks, aveva pubblicato su “Instagram” frasi che non lasciavano dubbi circa la chiara intenzione di volersi suicidare a causa di una relazione sentimentale interrotta da poco e di una situazione familiare poco serena. La ragazza molisana più volte aveva cercato di contattare l’amica siciliana sul cellulare per dissuaderla dal gesto, non ottenendo risposta. Nonostante le poche informazioni utili al rintraccio dell’aspirante suicida (infatti l’amica molisana era in grado di fornire solo il nickname di Facebook ed Instagram ed il numero di telefonino dell’amica sicula) gli agenti della Questura di Campobasso sono riusciti a esperire opportuni e tempestivi accertamenti informatici, con la consultazione delle banche dati in uso alle forze di Polizia e ricerche su fonti aperte e social networks, grazie alle quali sono riusciti a risalire alla vera identità della ragazza, studentessa universitaria a Catania, rintracciando la sua abitazione e dando tempestiva comunicazione alla Sala Operativa della Questura etnea. Le Volanti, così, hanno fulmineamente raggiunto l’abitazione della giovane, nella quale hanno fatto ingresso trovando la ragazza in evidente stato di shock, dovuto all’assunzione di una dose imprecisata di psicofarmaci. Si è trattato di una questione di pochi attimi giacché la donna, che già accusava i primi sintomi di uno stato tossico conclamato, versava già in grave pericolo di vita. Immediatamente trasportata in ospedale, la giovane è stata sottoposta alle cure del caso e definitivamente sottratta alla morte. Si è trattato di un esempio di corretto uso del social network, grazie al quale è stato possibile comunicare lo stato di grave pericolo di una donna che, altrimenti, non avrebbe avuto alcuno scampo, rimanendo da sottolineare la grande efficienza dimostrata dalle due Questure, capaci di coordinarsi a distanza per raggiungere un positivo risultato nella missione di soccorso venutasi a prospettare.
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