Alla fine Antonio Di Pietro ci è riuscito a rimettere insieme i fratelli coltelli ed evitare che il centrosinistra si presentasse diviso all’appuntamento del 22 aprile. Dando da tempo la sua disponibilità, ma rifiutando prima le avances di Roberto Ruta di finire a capo del progetto Ulivo 2.0 e quindi schierandosi contro Paolo Frattura, poi lanciando la provocazione con un movimento personale attraverso il quale candidarsi come presidente della Regione in maniera autonoma. Ma ci è voluto il passo indietro del governatore – a candidato presidente – e del segretario regionale del PD Micaela Fanelli – al vertice del partito, – reduci dalla batosta subita alle elezioni politiche di domenica scorsa, per rendere possibili le cose. Non passano infatti neanche 24 ore che Ruta convoca nuovamente la stampa, quando solo ieri aveva presentato l’ultima lista di Molise 2.0 dedicata ai giovani. Anche l’ex senatore annuncia di fare un passo indietro per l’unità del centrosinistra, Di Pietro sarà il candidato governatore della coalizione unita. Nonostante l’Ulivo stava conquistando consensi, se si pensa solo all’assemblea dei Mille tenuta allo Sturzo, evidentemente due calcoli se li sono fatti tutti, con un centrodestra unito e che rimane principale avversario e l’effetto 5 Stelle che potrebbe avere ricadute anche a livello regionale.
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