Le lapidi dei personaggi campobassani senza una ‘mappa’. ‘Recuperare memoria storica’

“Imbattersi” in un patriota delle guerre d’indipendenze nonché ufficiale di Garibaldi, in aviatori eroi della prima guerra mondiale, in un senatore del regno o in un luminare della scienza e della medicina, o più semplicemente in un’opera dei f.lli Tucci o dell’artista Enzo Puchetti o nel cav.uff. della principessa di Lusignano. Sono solo alcune delle testimonianze storiche che la città di Campobasso preserva all’interno del proprio cimitero e che, al pari di altri cimiteri monumentali, ma se non altro per senso e responsabilità civica, andrebbero recuperate e valorizzate da parte dell’amministrazione comunale. Tito Barbieri, fratelli Romagnoli, Ugo Petrella e Giuseppe Altobello, sono solo alcune delle personalità che dal 1800 ad oggi hanno fatto la storia d’Italia e dato lustro al capoluogo di regione, così come sicuramente altre donne e uomini esempi di vita e di condotta, che riposano tra i viali del cimitero cittadino. Un luogo pertanto non di solo commiato, ma anche di memoria storica, di valore urbanistico, di pregio artistico, che deve essere tutelato con interventi opportuni (anche in partnership con soggetti pubblici e privati) immaginando altresì veri e propri percorsi culturali alla riscoperta di secoli di vita. “In tal senso – informa il consigliere comunale Michele Ambrosio – ho interessato la presidente della commissione cultura ad un primo approccio attraverso una specifica seduta istituzionale, per condividere un piano di lavoro ed una risoluzione da trasmettere al sindaco e alla giunta municipale per un censimento delle opere monumentali e la loro valorizzazione”.

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