L’esperienza a parlare in pubblico non gli manca. Cortese e professionale, Donato Toma, l’uomo dell’ultima ora del centrodestra ma non certo di primo pelo nel mondo della politica, si è presentato nelle nuove vesti di candidato presidente della Regione davanti ad una schiera di politici, giornalisti e sostenitori all’hotel Rinascimento di Campobasso, illustrando i primi obiettivi della coalizione, anche se, ha precisato, “il programma è in fase di ultimazione”. Uno dei suoi punti forti sarà la crescita delle imprese molisane. “Senza impresa non c’è benessere, è da lì che dobbiamo partire. La dicotomia fra imprese e famiglie è per me un punto fondamentale”. Ma gli aspetti da affrontare sono tanti, ecco perché la fase successiva, ha ammesso, sarà quella dell’ascolto. “Dobbiamo incentivare la cultura dell’ascolto, incontrerò associazioni e sindacati per poterci muovere al meglio”. Tanti i temi affrontati: il sostegno alle famiglie meno abbienti, l’accoglienza e l’integrazione (“giusta ma adeguata, sono favorevole ad una società multiculturale purché sia sostenibile e non crei conflitti sociali”), formazione ad imprese e lavoratori, sanità pubblica, infrastrutture. Un altro tema caldo il lavoro. “Dobbiamo creare occasioni per i giovani, vedo molti andare via da questa regione, è necessario invertire il trend migratorio”. Per quanto riguarda il consenso alla sua candidatura, Toma si mostra molto tranquillo e preparato. “La coalizione è fatta di persone e io sono il primo a credere in loro”, ha detto in apertura di conferenza stampa. All’incontro erano presenti diversi esponenti del centrodestra, come Angela Fusco Perrella, Nicola Cavaliere, Alessandro Pascale. Ma molti non sono certo presenti. Uno di questi ad esempio è Michele Iorio, che secondo indiscrezioni non avrebbe appoggiato la candidatura del presidente dell’ordine dei commercialisti, come pure una parte dei movimenti civici. “Ho parlato con lui stanotte, ho detto quello che pensavo”, ha chiarito Toma. “Attendo che ora Iorio mi dica il suo pensiero. La nostra coalizione è inclusiva, nessuno deve essere escluso, sarei capace di includere gli avversari se ce ne fossero. Ma al momento non ho ricevuto personalmente pareri contrari alla mia candidatura, chi fa polemica deve uscire allo scoperto, desidero il dialogo”. Uno dei dubbi sollevati riguarda il suo ruolo di assessore esterno in una giunta di centrosinistra, quella di Bojano, da cui peraltro Toma ha annunciato le dimissioni. Su volti e atteggiamenti dei candidati, il professore ammette: “Ho chiesto discontinuità, ci saranno volti nuovi, ma l’esperienza e il passato sono altrettanto importanti perchè chi non ha radici non ha storia e non ha futuro”
Toma: ‘Incentivare imprese molisane a crescere. Dubbi su mia candidatura? Chi ce li ha parli’
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