Mentre il festival del teatrino della politica molisana raggiunge l’apice offrendo uno spettacolo indecoroso e indegno, i problemi del territorio incancreniscono nell’indifferenza più totale delle istituzioni e degli addetti ai lavori. L’aggravamento continuo delle condizioni delle frane riguardanti le strade di accesso a Bagnoli del Trigno ha creato ormai una vera situazione di emergenza. Il “Comitato Spontaneo di Protesta”, sorto parecchi mesi fa, ha attirato ripetutamente l’attenzione degli Enti preposti e dei media sulla problematica ma non ha sortito alcun effetto. Ad oggi la situazione è precipitata: la strada per “Sprondasino” è franata in più punti, e quello già critico ha raggiunto il livello massimo di pericolosità. La rete di protezione viene spostata in continuazione restringendo la carreggiata sempre di più, lasciando sul fianco una voragine a dir poco paurosa. E dire che, pur al limite, continuano a passarci camion e pullman. Qualche cittadino sensibile, giorni fa, aveva attaccato sulla rete un cartello di protesta segnalando il pericolo e additando al pubblico ludibrio la vergogna per una situazione ormai insostenibile. OInutile dire che il cartello è stato prontamente rimosso. La strada per Civitanova del Sannio è interessata da altra frana che continua ad avanzare restringendo la carreggiata. La strada per Salcito è chiusa ormai da tempo e non se ne parla a programmare lavori per consentire di riaprirla. La Strada Statale 74 verso Pietracupa è ridotta anche peggio di un colabrodo. In merito c’è una determina della Regione per l’inizio dei lavori ma assolutamente non si è visto ancora niente. Durante la recente campagna elettorale sono giunti a Bagnoli alcuni candidati ma non è dato sapere se hanno preso in considerazione l’incresciosa situazione. “In tutto questo – spiega il comitato – anche l’amministrazione comunale tarda a prendere posizioni nette e decise: il sindaco Camele mesi fa aveva comunicato di voler rimettere la fascia nelle mani del Prefetto, ma evidentemente gli è rimasta cucita talmente addosso che non riesce a toglierla per riconsegnarla. Il Prefetto, tra l’alto, qualche settimana fa è stato a far visita al Comune ma ugualmente non si sa se abbia preso conoscenza della vicenda e se intenda sollecitare le Istituzioni preposte”. A questa situazione, ormai oltre il limite dell’emergenza e della decenza, il Comitato Spontaneo di Protesta risponderà in modo adeguato. In mancanza di provvedimenti urgenti, la prima manifestazione concreta consisterà nel restituire le tessere elettorali in occasione delle prossime elezioni del 22 aprile. Altre forme di protesta, ancora più incisive, sono invece allo studio in raccordo con la comunità bagnolese in Roma.