Domenica 25 marzo, a Isernia, nell’auditorium Unità d’Italia andrà in scena il quarto spettacolo della stagione teatrale 2018. Si tratta di «Cara Professoressa» di Ljudmila Razumovskaja, con Crescenza Guarnieri (in foto), Federico Bizzarri, Federico Inganni, Giovanni Nasta e Francesca Verrelli della Compagnia teatrale ‘Esagera’. «Cara professoressa» è una vera e propria bomba ad orologeria. Inizia con tutte le prerogative del più comune dramma borghese, di una di quelle pièce imbellettate e flaccide, per poi attivare il conto alla rovescia che porta all’esplosione finale. Quattro ragazzi dal viso pulito, in visita dalla loro più cara professoressa, entrano intimiditi e rispettosi, con un regalo di gran lusso, per poi trasformare la casa in un campo di battaglia fatto di colpi bassi, staffilate, parole arcigne, sguardi biechi e frasi scabrose dette in punta di fioretto. Affascinanti sono le relazioni che si intersecano fra i quattro (ognuno rappresentativo di una tipologia di studente) e la donna, insegnante dedita e passionale, amante del proprio lavoro. Come sono cresciuti questi ragazzi? Cosa, la professoressa, è riuscita a trasmettere loro? Princìpi, ideali e nozioni, sicuramente. Sullo sfondo un gap generazionale difficile da colmare, la sensazione, da parte della professoressa, di non essere stata capace di far comprendere la vera finalità delle sue lezioni: la costruzione di una coscienza critica e la conoscenza degli strumenti utili per affrontare il mondo fuori delle mura scolastiche. Fare, insomma, di questi quattro alunni, quattro individui onesti e leali, che contribuiscano a rendere civile la società in cui vivono. Uno spettacolo che terrà tutti incollati alle poltrone, soprattutto studenti e insegnanti che si potranno riconoscere in questo o quel personaggio, ma tutti saranno rapiti dalle dinamiche dell’opera, dai continui colpi di scena e dalla sua evoluzione inarrestabile. I migliori ingredienti per uno spettacolo esplosivo.
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