La commissione elettorale insediata al Palazzo di Giustizia di Campobasso e chiamata a valutare la correttezza dei documenti che partiti e movimenti politici hanno dovuto depositare entro le 12 di sabato 24 marzo per le candidature di aspiranti presidenti di Regione e consiglieri ha riammesso in corsa la lista di Casapound che era stata provvisoriamente esclusa per un vizio formale legato principalmente alla mancanza di una firma autentica su uno dei nomi presenti nell’elenco. L’integrazione documentale annunciata dal candidato governatore Agostino Di Giacomo è risultata idonea a far dare l’ok dai componenti della commissione. Resta esclusa invece la lista dei Forconi, in quanto c’è stato un vizio anche nell’integrazione dei documenti che avrebbero dovuto sanare i problemi già riscontrati subito dopo la presentazione dei candidati. Ecco perché nelle prossime ore dovrebbe scattare il ricorso al Tar per ottenere in tempi utili la riammissione alla corsa elettorale. Riammesso anche il candidato Marcello Miniscalco, candidato con Unione per il Molise, inizialmente escluso in applicazione della legge Severino per una sentenza definitiva per abuso di ufficio, inflitta per episodi legati al ruolo di sindaco di Rocchetta al Volturno: Miniscalco ha dimostrato che esiste un ricorso pendente alla Corte di Strasburgo, ottenendo il via libera dalla commissione.
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