Il laboratorio AlfaTheatrum dell’Istituto Superiore Alfano quest’anno rappresenterà la commedia musicale “Gattomachia” nei giorni 12, 13 e 14 aprile presso l’Auditorium di Santa Maria degli Angeli. Allo spettacolo assisteranno i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori negli spettacoli mattutini (ore 8.30 e ore 10.45) del 12, 13 14 aprile, mentre l’unico spettacolo serale previsto per il giorno 13 (ore 21.00) è aperto a tutta la cittadinanza. La commedia è liberamente ispirata al poema omonimo di Lope de Vega, autore spagnolo del ‘600; poema che è diventato testo di lettura e approfondimento tematico nella classi prime dell’istituto e il cui apparato didattico è stato curato dal prof. Lucio Cassone, ideatore del progetto. Quest’anno per la prima volta studenti del liceo classico e del liceo scientifico si sono cimentati nella rielaborazione teatrale di un testo antico. Oltre 70 alunni si sono divisi nei quattro laboratori, in base alle loro inclinazioni e capacità artistiche: sceneggiatura, musica, ballo e scenografia, coordinati dai loro insegnanti Crema, Scrascia, Mancinelli e Pignata, dando vita ad una esilarante ed originale commedia musicale. La Dirigente, dott.ssa Concetta Rita Niro, sottolinea il grande impegno dei ragazzi e dei docenti in un laboratorio teatrale di grande valenza educativa: “I ragazzi dei due licei sono entrati immediatamente in sintonia tra di loro, superando le iniziali timidezze e diffidenze; il risultato più bello, al di là di quello meramente artistico-espressivo, è stato quello di aver recepito sin da subito lo spirito del progetto: sviluppare il senso di appartenenza al proprio istituto, pur nelle specificità dei due licei e promuovere un’azione educativa e formativa pluridisciplinare e innovativa”. La prof.ssa Crema, coordinatrice e responsabile del progetto, ringrazia la Dirigente per la sua sensibilità e per la fondamentale collaborazione. Il prof. Paolo Mancinelli, coordinatore del laboratorio di scenografia, ha coordinato il lavoro di oltre 20 alunni di diverse classi del liceo classico e scientifico. “Per la scelta del contesto scenografico, considerata la natura della rappresentazione teatrale, di concerto con i ragazzi si è deciso di rappresentare uno scorcio notturno dei tetti del borgo vecchio di Termoli. Per accentuare l’effetto prospettico e tridimensionale della scenografia sono state adottate delle strategie, suddividendo il paesaggio in diverse quinte parallele, staccate l’una dall’altra, un po’ come accade nei libri di fiabe in 3D”. Il personaggio attorno al quale si concentra l’azione narrativa di questa insolita battaglia tra gatti, in una sperduta landa spagnola del 1600, è l’hidalgo Marramachiz, nobile squattrinato e tracotante che, folle d’amore per la più bella gatta del quartiere, la micia Zapachilda, scatenerà l’ira funesta del promesso sposo, il gatto Micifuf; da qui un’acerrima guerra tra gatti andalusi e gatti castigliani per ripristinare l’onore perduto, ma il fato, alla fine, spariglierà le carte in un finale ironico e inaspettato. Tutta la trama è solo un semplice sfondo a quello che è il vero tema della commedia: il bisogno di amare e di essere amati per dare un senso alla propria vita.