Piero Neri, avvocato da oltre 10 anni, fresco di master di II livello in responsabilità civile e diritto delle assicurazioni, come si evince dal suo curriculum spulciato su internet, è uno dei candidati ‘zero uscenti’ della lista Molise 2.0, ossia di coloro mai eletti in Consiglio regionale. Anche se Neri, a soli 40 anni, ha già alle spalle un piccolo passato nella politica attiva del Molise che gli ha permesso di acquisire le giuste competenze e la confidenza con la macchina amministrativa così da sapersi subito muovere uno volta a Palazzo d’Aimmo per provare a far valere le sue proposte da mettere in campo per il territorio. Lo fermiamo per un caffè e ricordiamo insieme la sua esperienza. Il giovane avvocato è stato infatti consigliere provinciale di Campobasso con i Ds fra il 2006 e il 2011, prima di candidarsi alle elezioni regionali del 2011, arrivando secondo nella lista Alternativa. Nel novembre 2013 entra a far parte del Cda di Molise Acque di cui diventa presidente fino ad aprile 2015, quando un emendamento alle legge finanziaria proposto da Paolo Frattura commissaria tutti gli organi dell’Ente. Ecco, partiamo da quella esperienza: come la ricorda?
“Molise Acque è stata per me un’esperienza dal punto di vista personale positiva a dimostrazione che quando si vogliono fare le cose per il bene comune e il territorio i risultati si ottengono. In due anni abbiamo raggiunto numeri importanti“. Numeri che vennero illustrati in un incontro con la stampa e che possono essere così riassunti: riduzione del costo del personale del 15%, calo degli interinali del 46%, taglio del 43% alla retribuzione del Consiglio d’Amministrazione, riduzione del 40% delle consulenze e degli incarichi professionali, saldando quelle accumulate negli anni precedenti. Azzerate le spese di rappresentanza e ridotto del 75% il costo per la manutenzione, riuscendo a garantire lo stesso servizio. I costi in sostanza, dopo un incremento dovuto a debiti accumulati, nell’arco del triennio erano passati da circa 9 milioni e 700 mila euro a poco più di 6 milioni di euro. “Facemmo un lavoro straordinario rispetto alla situazione che trovammo, mettendo i conti in ordine e cercando di rendere più efficiente il servizio“.
Durante la presentazione della lista, Piero Neri è stato definito preparato e onesto. Il capogruppo del Pd a Palazzo San Giorgio, Giose Trivisonno, ha parlato di lei come di una persona “dotata di sana determinazione, che in politica conta, e l’emblema di una classe dirigente capace, come ha dimostrato coi fatti quando ha amministrato Molise Acque”. Lei cosa aggiungerebbe?
“No, non è nel mio stile parlare di come sono o fare proclami. Ringrazio Trivisonno e quanti mi hanno finora dimostrato sostegno e calore durante questa campagna. Posso assicurare che possiedo la professionalità che mi serve per lavorare con costanza e mantenere gli impegni“.
Quali sono i suoi obiettivi? Cosa intende fare per il Molise?
“Puntare su una sanità pubblica di qualità. Garantire la gestione pubblica delle reti idriche considerando l’acqua come bene essenziale. Mettere a punto un piano straordinario delle politiche attive per il lavoro, prevedendo uno spazio importante per la formazione professionale e che punti anche al reinserimento lavorativo per chi ha perso il posto. Valorizzazione territoriale con azioni forti su turismo di qualità e benessere della persona, quindi anche sul turismo sportivo. Programmi per migliorare la vita ed evitare lo spopolamento, quindi spingere le persone a venire o investire in Molise“.
Si è parlato di Parchi in uno degli incontri pubblici promosso dalla sua lista, come quello delle Morge. Quanto è importante valorizzarli, o aver ottenuto un grande risultato a livello legislativo e di ricadute sul territorio come per il Parco del Matese?
“In Molise abbiamo una serie di elementi naturali che altri ci invidiano. Grazie al lavoro fatto finora questa regione ha attirato migliaia di turisti ma è un discorso che andrebbe potenziato e collegato allo sviluppo di settori connessi. Grazie alla valorizzazione dei Parchi e alla ristrutturazione dei nostri Borghi si potrebbe creare occupazione, garantendo un’offerta turistica di qualità che farebbe crescere in maniera esponenziale il numero dei visitatori. Le prossime mosse della Regione, perciò, consisteranno nel portare avanti questo progetto e, nel caso di specie del Parco del Matese, avviare un lavoro che è stato finalmente autorizzato da una legge dello Stato“.
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