Basket Playoff, Magnolia fuori a testa alta. Bologna vince nel finale

MATTEIPLAST PROGRESSO BASKET FEMMINILE BOLOGNA 66
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 58
(13-18, 38-38; 52-52)
BOLOGNA: Nannucci 6 (0/6, 2/6), D’Alie 22 (11/19, 0/7), Tassinari 15 (4/9, 0/1), Storer 8 (4/7), Meroni (0/6); Cordisco (0/2, 0/1), Brevini 7 (2/2, 1/2), Dall’Aglio 8 (1/3, 2/2). Ne: Monterumisi, Tava e Poletti. All.: Giroldi.
CAMPOBASSO: Alesiani 2 (1/5, 0/2), Di Gregorio 15 (2/7, 2/5), Ciavarella 10 (2/8, 2/3), Reani 10 (5/11, 0/1), Dzinic 5 (1/3); Di Costanzo 8 (3/5), De Pasquale 2 (1/1), Dentamaro 6 (2/2). Ne: Corsetti e Landolfi. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Giordano (Caltanissetta) e Sciliberto (Messina).
NOTE: infortunio (problema al polso destro) al 25’45” a De Pasquale (Campobasso), non più rientrata. Tiri liberi: Bologna 7/10; Campobasso 12/15. Rimbalzi: Bologna 36 (D’Alie e Brevini 7); Campobasso 31 (Reani 9). Assist: Bologna 6 (D’Alie 3); Campobasso 3 (Alesiani, De Pasquale e Ciavarella). Progressione punteggio: 9-8 (5’), 28-22 (15’), 46-43 (25’), 64-56 (35’). Massimo vantaggio: Bologna 10 (66-56); Campobasso 5 (13-18).

Termina tra gli applausi la prima stagione di serie A2 della Magnolia Campobasso. I #fioridacciaio griffati La Molisana escono ai quarti dei playoff del girone Sud sul parquet di Bologna, ma dopo aver dato vita ad una partita di tutto rilievo, creando più di una difficoltà alle proprie avversarie durante i primi tre quarti con una carica ed un entusiasmo unici, figli anche del sostegno dei tanti tifosi rossoblù presenti (una cinquantina circa) tra i quasi trecento spettatori assiepati sulle tribune dell’impianto felsineo.
AVVIO ARREMBANTE. Forti delle direttive del proprio coach Mimmo Sabatelli, le campobassane in avvio creano più di una difficoltà alle emiliane. Reani (suoi i primi sei punti delle magnolie) e Di Costanzo creano più di una difficoltà alle interne bolognesi. La formazione emiliana cerca di rialzarsi intorno ai colpi del peperino D’Alie, ma sul finale sono le molisane a prendere l’abbrivio decisivo firmando anche il proprio massimo vantaggio di serata sul 13-18.
IN APNEA, POI LA RISALITA. Le bolognesi risalgono la china in avvio di secondo periodo, andando a prendersi anche sei punti di vantaggio a metà del periodo. I canestri di Ciavarella e Di Gregorio, la freddezza ai liberi di Dznic e la concretezza di Dentamaro (una specialista nel senso pieno del termine) consentono alle rossoblù di arrivare all’intervallo lungo in perfetta parità.
NOIE FISICHE. Il rientro dagli spogliatoi crea più di un contrattempo alle campobassane: dopo appena due secondi, infatti, la playmaker Alesiani deve fare i conti con una noia al ginocchio che la costringe a qualche minuto di sosta ai box. Va meno bene a De Pasquale che – poco dopo la metà del quarto – finisce sul parquet picchiando il polso ed è costretta ad abbandonare la contesa. La squadra moltiplica gli sforzi e – nonostante il Bologna, sempre intorno a D’Alie cui si affianca Tassinari, provi a dare un primo strappo – riesce ad arrivare con un parziale di 5-0 alla parità al 30’.
INERZIA ‘IMPALLATA’. Di Costanzo regala il +2 in avvio di quarto periodo (52-54) ed è il penultimo vantaggio di serata delle rossoblù (l’ultimo lo firma Dentamaro dalla linea dei liberi), poi – di fronte alla zona delle bolognesi – l’attacco batte in testa, le felsinee arrivano al loro massimo vantaggio (66-56), che scrive la parola fine sulla contesa.
LE IMPRESSIONI DEL CAOCH. A referto chiuso, il tecnico delle magnolie Mimmo Sabatelli è cristallino nelle sue argomentazioni. “È stata una partita molto intensa e difficile. Ambedue le duellanti avrebbero meritato di centrare il referto rosa, purtroppo non è toccato a noi complici anche quei problemi fisici che hanno finito un po’ nel limitarci nelle rotazioni. Personalmente, però, non ho nulla da rimproverare alle ragazze. Anzi, le ringrazio di cuore per avere dato vita ad una prova di gran cuore che è valsa loro gli applausi della gente in una gara da incorniciare per il clima vissuto sia sul parquet che sugli spalti. Il vedere tanta gente venuta dal Molise è il segnale del lavoro importante alle spalle di questo progetto e mi rende semplicemente orgoglioso di quanto fatto nell’arco di questo percorso”. Di fatto, in questa fase – come riconosce lo stesso coach rossoblù – la squadra campobassana era al massimo del suo potenziale. “Questa è la squadra che ho sempre voluto – discetta – sapevamo che all’inizio sarebbe stato necessario trovare la giusta amalgama e, come ho detto in altre circostanze, spiace che il campionato sia finito ora. Adesso come adesso, daremo una settimana libera al gruppo e poi ci vedremo per pianificare il futuro e consentire alla nostra città di sognare qualcosa di importante. Un grazie, da parte mia, va alla società, alla dirigenza, agli sponsor, a Rosario ed Andrea, i miei assistenti che hanno fatto un lavoro super, allo staff ed al pubblico che ci è stato sempre vicino. Un ringraziamento speciale, poi, a queste ragazze che porterò sempre nel mio cuore, così come resterà sempre dentro di me una stagione come questa che rappresentava il mio esordio in un contesto femminile di un certo rilievo”.
LE SENSAZIONI DI FILIPPONIO. Anche per l’assistant coach dei #fioridacciaio Rosario Filipponio la disamina di fine contesa è un misto di emozioni, che vanno a rendere ancora più profonde le riflessioni figlie della lettura di dati e dettagli tecnico-tattici. “Dispiace finire così la stagione – argomenta – anche perché, sul parquet, contro una squadra che ha chiuso la regular season in terza posizione non si è affatto vista la differenza registrata dal colore del referto. Dispiace, inoltre, perché avremmo voluto regalare una gran bella soddisfazione a tutta la gente salita sin qui a vederci. Resta una grande prestazione a culmine di una stagione importante con il solo rammarico di qualche gara che avrebbe potuto restituirci, al termine della regular season, una posizione migliore”. “Per il resto però – prosegue – c’è un percorso di tutto rilievo da parte di una società che ha messo la prima pietra di una costruzione molto solida in virtù del lavoro portato avanti dai vertici del club con in testa la presidente Antonella Palmieri, la vicepresidente Valeria Cavaliere e la direttrice amministrativa Rossella Ferro. Con certezza, per noi, questo è solo l’avvio”. Il prologo – in altri termini – di quella che potrà essere una gran bella storia da consegnare a tutti gli appassionati della pallacanestro in rosa.

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