Domenica 6 maggio, nella Concattedrale di San Pardo a Larino, Agostino Di Fazio e Claudio Cianfaglioni sono stati ordinati diaconi mediante l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca. Alla solenne liturgia di ordinazione hanno partecipato i sacerdoti della comunità diocesana e tutti coloro che hanno condiviso il percorso formativo e spirituale dei nuovi diaconi. La messa è stata animata dal coro della Diocesi. Agostino Di Fazio, 64 anni, originario di Paternò (Catania) è membro consacrato del Movimento dei Focolari e nel corso di questo cammino di fraternità è stato chiamato dalla sua opera al servizio sacerdotale. Ha conseguito il diploma di Magistero in Scienze religiose all’Apollinare, presso la Pontificia Università della Santa Croce e il diploma di Baccalaureato presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma. Claudio Cianfaglioni, 34 anni, originario di Marino (Roma), ha manifestato il desiderio di entrare nel presbiterio della Diocesi di Termoli-Larino dopo un’esperienza comune e l’accompagnamento dei superiori dell’Almo Collegio Capranica di Roma e l’azione pastorale svolta nella parrocchia di Roma, dove è impegnato con gli studi. È laureato in Italianistica e in Filosofia all’Università “La Sapienza” di Roma e “Tor Vergata” ed è diplomato presso l’Archivio Segreto Vaticano. Sta ultimando il dottorato in Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. “Si ama perché qualcuno ci precede in questo amore. Un amore che si accoglie veramente solo se lo si ridona”. Nell’omelia, mons. De Luca si è soffermato sul senso della “dinamica di amore” come vocazione e possibilità da cogliere nella vita di ogni uomo: “Un amore gratuito e reciproco che il Padre ha donato al Figlio, il Figlio ha donato a ciascuno di noi e che noi stessi possiamo donare ai fratelli ogni giorno”. Il vescovo ha ricordato le parole di Sant’Ignazio di Antiochia che, parlando proprio del diaconato, ne ha esaltato la grandezza riconoscendo in esso “il mistero di Gesù Cristo che era presso il Padre prima del secoli e chi si è rivelato alla fine dei tempi”. Il diaconato inteso come “comandamento di Dio”, l’essere servi per amore tenendo sempre presenti nel cuore le parole di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Un amore, ha evidenziato il vescovo De Luca, che rompe ogni schema e rappresenta una novità che irrompe nel servizio per la chiesa e per il mondo: Agostino e Claudio hanno accolto questo dono nella loro vita e con l’ordinazione, nell’affidamento alla Vergine Maria, “vengono ora più ampiamente inseriti in questa dinamica di amore”.