A molti il numero 2.80 potrà dire nulla, ma se lo stesso numero misura il tasso alcolemico per grammi/litri presenti nel sangue di un conducente e, a leggere il rapporto dello strumento Alcotest, sono gli operatori della Polizia Stradale, allora sicuramente lo scenario cambia. Allora sì che il numero diventa davvero preoccupante, soprattutto se si considera che il minimo tollerato dal codice della strada è pari allo 0,5 e, addirittura, zero per i neo patentati ed i conducenti professionisti. Gli operatori della Polizia Stradale di Agnone, l’altra notte, di fronte ad un conducente trovato alla guida della sua autovettura con tasso alcolemico appunto di 2.80, non hanno potuto far altro che attuare quanto previsto dalle norme del codice della strada, denunciandolo per guida in stato di ebbrezza alcolica, con il contestuale sequestro ai fini della confisca della sua autovettura. Diversa, ma non di minore gravita, è la vicenda un altro utente della strada il quale, fermato nei giorni scorsi, questa volta dalla Polizia Stradale di Isernia, di fronte ai reiterati inviti degli operatori di sottoporsi alle prove dell’alcoltest, si è rifiutato di farlo. Ma il rifiuto, per il codice della strada, equivale sostanzialmente ad una ammissione di colpevolezza, con la conseguenza, anche in questo caso, del deferimento alla competente autorità giudiziaria. Allora, non passa mai di moda l’invito della Polizia Stradale a mettersi alla guida dei veicoli, solo se si ha la certezza di rientrare nei limiti di tasso alcolemico imposti dal codice della strada.
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