Le imprese edili non sono in condizione di attendere le vicende post elettorali perché hanno bisogno di un’iniezione immediata di liquidità. E’ il grido d’allarme dell’ACEM che si dichiara estremamente preoccupata per la stasi dovuta alle tempistiche elettorali, che rischia di mandare all’aria molte aziende anche storiche che attendono i pagamenti dei lavori eseguiti da mesi e per alcuni appalti da anni e che sono ormai sull’orlo del tracollo. All’associazione risultano infatti appalti pubblici finiti negli avanzi di amministrazione e non ancora pagati alle imprese che ammontano a svariati milioni di euro, mentre la situazione non va meglio sul fronte della ricostruzione post sisma i cui pagamenti sono ad oggi fermi in attesa di nuovi fondi da Roma, per cui si rende necessario un urgente anticipo di risorse da parte della Regione, visto che le committenze chiedono assiduamente alle imprese di avviare i cantieri o ultimare i lavori in corso. “Non possiamo più attendere la stasi del periodo elettorale – dichiara il Presidente Corrado Di Niro – perché c’è tutto un sistema imprenditoriale che rischia di saltare senza provvedimenti immediati e incisivi ad horas e tra questi vanno annoverati lo sblocco reale e consistente dei pagamenti dei lavori pubblici, la soluzione del problema degli avanzi di amministrazione e la velocizzazione dei flussi finanziari per le opere della ricostruzione post sisma, anche mediante un’anticipazione immediata da parte della Regione nelle more che arrivino ulteriori risorse dal governo centrale”.
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