Le più grandi emergenze del Molise riguardano il dissesto idrogeologico, la manutenzione delle strade e la messa in sicurezza delle scuole e degli edifici pubblici e privati. A sostenerlo la Cgil Molise, che elenca un decalogo degli interventi necessari.
1. Completamento ricostruzione post sisma. A distanza di 16 anni dal sisma che ha colpito la nostra regione è necessario riassicurare le case chi le ha perse e a coloro che sono ancora costretti a vivere nelle casette prefabbricate; mettere in sicurezza gli edifici ancora puntellati;
2. Risanamento idrogeologico e messa in sicurezza del territorio. Il Molise è interessato da 22 mila fronti di frane aperte che mettono a repentaglio l’incolumità degli abitanti, dei centri abitati, dei fabbricati, della viabilità e delle attività produttive;
3. Manutenzione e messa in sicurezza della rete viaria regionale. L’intera rete delle strade comunali, provinciali, ecc. necessita di interventi urgenti per garantire il flusso veicolare e la messa in sicurezza degli automobilisti;
4. Completamento messa in sicurezza degli edifici scolastici e dei fabbricati pubblici e privati del Molise. Premesso che nessuno dei 136 comuni molisani è inserito nella zona 4 (pericolosità sismica molto bassa), solo 7 comuni del Basso Molise sono ricompresi nella zona 3 (pericolosità sismica bassa), mentre i restanti 129 comuni sono ricompresi nelle zone 1 e 2 che prevedono la pericolosità sismica alta e media, è necessario prevedere un programma di messa in sicurezza di tutti gli edifici pubblici e privati, dando priorità alle scuole;
5. Sblocco dei finanziamenti. E’ prioritario avviare lo sblocco dei finanziamenti già concessi ed attivare le gare d’appalto per tutte le opere infrastrutturali finanziate dal CIPE e/o appaltate direttamente da Anas/Ferrovie dello Stato, Regione, Province, Comuni, Consorzi e/o altri Enti Pubblici;
6. Reti ferroviarie. Completamento dei progetti di elettrificazione della tratta ferroviaria Campobasso – Roma. Verifica sui tempi di appalto del raddoppio ferroviario della linea adriatica Termoli – Lesina. Sostegno alla riapertura e fruibilità, anche ai fini turistici, delle tratte ferroviarie Carpinone – Sulmona, Campobasso – Benevento e Campobasso – Termoli;
7. Banda ultra larga. Completamento dei progetti sulla connessione veloce e sulla banda ultra larga del territorio regionale a partire dalle aree di insediamento industriale;
8. Erosione delle coste. Interventi di contenimento per il fenomeno dell’erosione delle coste, con interventi sul dragaggio e la messa in sicurezza dei fondali portuali;
9. Edilizia economica e popolare. Interventi di sostegno per l’edilizia economica e popolare, di riqualificazione dei centri storici, dei borghi e del patrimonio culturale e ambientale del territorio regionale;
10. Tutela e valorizzazione dei beni ambientali. Tutela e valorizzazione dei beni ambientali e paesaggistici, attraverso l’attivazione degli adempimenti riferiti al Parco Nazionale del Matese; azioni di promozione territoriale per le aree protette e le zone di pregio del Molise, impedendo ulteriori scempi e deturpazioni.
La Cgil del Molise ha voluto significare al nuovo Presidente della Regione Molise, quelle che ritiene le priorità da affrontare per ridare lavoro alle imprese, soprattutto del settore edile, ormai allo stremo, oltre a ridare sicurezza alla popolazione molisana.