Geometriko, imparare la geometria ‘giocando’ a carte. Il Molise accetta la sfida

C’è un momento per imparare e un momento per divertirsi. E poi c’è un momento per fare entrambe le cose contemporaneamente. Bene, se questo “binomio” viene collaudato a scuola potrebbe essere molto stimolante sia per i ragazzi sia per gli insegnanti. Qualcuno c’è riuscito già da qualche anno: si tratta di Leonardo Tortorelli, docente di Matematica e Fisica, sperimentatore di didattica alternativa e autore di alcuni libri che sono il frutto delle sue ricerche, portate avanti da solo o in squadra. Uno di questi testi parla di ‘Geometriko’, un gioco strategico per imparare la geometria piana, che grazie a due professoresse del Liceo Scientifico ‘Romita’ di Campobasso, Rossana D’Elia e Emma Galasso, è stato fatto conoscere anche in Molise. Niente app dietro uno schermo, niente di virtuale, nell’era digitale e degli smartphone sembra quasi strano inventarsi qualcosa di nuovo senza tenerli in considerazione, e invece sono il contatto fisico e visivo a venire privilegiati, insieme agli strumenti materiali. Si gioca con le carte e gli studenti sono seduti intorno ad un tavolo, come in una partita fra amici. Ma parlare di gioco in senso stretto, anche se l’accezione comprende significati molto vasti, per le prof di Campobasso è quasi azzardato. “E’ una forma di ludodidattica – precisano le docenti D’Elia e Galasso, – ossia imparare divertendosi. C’è un lavoro di apprendimento e di affinamento ma sussistono anche le regole di un qualunque gioco: conoscenza, strategia e fortuna”. Poi c’è un altro aspetto importantissimo, ossia l’opportunità di conoscere e confrontarsi con ragazzi di altre realtà regionali. Sono previsti infatti dei veri e propri tornei, dove studenti di diverse scuole si sfidano a suon di carte e regole geometriche. E’ proprio grazie a uno di questi tornei che le due prof del Liceo Scientifico di Campobasso hanno capito di avere a che fare con un modello innovativo per stimolare all’apprendimento della materia. Nel 2017 insieme a tre studenti si sono recate a Casamassella e Otranto, in provincia di Lecce, per assistere a una competizione e ne sono rimaste affascinate. Hanno conosciuto il professor Tortorelli e lo hanno invitato a Campobasso, dove ha tenuto una lezione di primo livello a una sessantina di docenti di varie scuole. La collaborazione è proseguita e a marzo di quest’anno il docente ha tenuto una lectio magistralis all’Università del Molise, gli esami di arbitro federale geometriko e il primo torneo regionale G2. Sempre quest’anno gli alunni di diverse classi di scuole molisane (scuola primaria di Pozzilli per la categoria G1, ‘Petrone’ e ‘Mario Pagano’ di Campobasso, Isernia, Pozzilli e Montenero di Bisaccia per la categoria G2, il ‘Galanti’ di Campobasso per la categoria G3, lo Scientifico ‘Romita’ e lo Scientifico ‘Mario Pagano’ di Campobasso per la categoria G4) stanno prendendo parte al III torneo nazionale di Geometriko. Nelle precedenti uscite ottimo piazzamento per Simone Cerino di Campobasso, terzo classificato nella categoria G4, e Leonardo Di Noia di Montenero di Bisaccia, sesto nella categoria G2. In cosa consiste Geometriko? Il gioco si compone di 135 esercizi suddivisi per grado di difficoltà (dalla scuola primaria alla secondaria di II grado) con relative soluzioni, una dispensa di gioco sulle principali nozioni di geometria piana, un dado geometrico da costruire, carte quadrilatero, carte d’attacco e flash card. Ogni giocatore all’inizio riceve delle Carte di Attacco, le Carte Quadrilatero e una Flash-Card e durante il proprio turno di gioco deve attaccare un altro giocatore con l’intento di fargli perdere uno dei suoi quadrilateri. Si attacca con una Carta di Attacco e colui che viene sfidato, se vuole vincere la conduzione del gioco, deve scartare una Carta Quadrilatero che soddisfi le proprietà indicate nella carta con cui è stato attaccato. Vince chi allo scadere del tempo ha in mano carte quadrilatero il cui punteggio complessivo è superiore a quello degli altri. Durante alcune fasi di gioco (come il “Sorteggio della Speranza”, che avviene ogni volta che un giocatore resta con una sola Carta Quadrilatero in mano), i giocatori sono chiamati a risolvere – in un tempo che dipende dal livello di difficoltà – quesiti di geometria piana (per tutte le scuole di ogni ordine e grado) o dimostrazioni di teoremi (per lo scientifico), tratti anche dalle Olimpiadi di Matematica e dalle prove INVALSI. Sono previste penalizzazioni per i giocatori che commettono errori di geometria (la “Multona Geometrika”) e non mancano momenti di suspense grazie alle Flash-Card, che, come accadeva con le carte “Imprevisti” e “Probabilità” del “Monopoli”, possono ribaltare le dinamiche di una partita. Uno dei punti di forza è che per tutti i quesiti è obbligatorio illustrare verbalmente al docente la pianificazione e il calcolo che è stato svolto per giungere alla soluzione con grande beneficio per il potenziamento delle capacità argomentative dell’allievo. Il torneo nazionale è promosso dal centro Pristem dell’Università Bocconi di Milano e il progetto, sostenuto dalla Rete nazionale didattica della matematica “Emma Castelnuovo”, ha elaborato un modello didattico dietro al gioco di modo che tutti imparano le stesse cose. L’obiettivo è quello di continuare a portare avanti anche in Molise il progetto, che resta un cantiere aperto e in continua evoluzione.

(nelle foto alcuni momenti di una partita e degli esami sostenuti per conseguire il patentino di arbitro federale)

 

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