Ore 11.45. E’ stato portato d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Campobasso da suoi genitori, la notte scorsa intorno alle 2, probabilmente perché il bambino, di 5 anni, presentava sintomi preoccupanti a cui non si riusciva a dare una chiara spiegazione. Il primo controllo da parte del personale medico del nosocomio di contrada Tappino ha confermato i loro timori: sospetta meningite. Sarebbe stata rilevata in sostanza una presenza rilevante di meningococco che ha fatto temere una possibile infezione del sistema nervoso centrale. Vista la pericolosità della malattia, qualora questa venga acclarata, sono state immediatamente avviate le procedure di prevenzione e sicurezza e il piccolo è stato sottoposto a profilassi antibiotica e virale, profilassi che ha coinvolto anche le persone che erano entrate nelle ultime ore in contatto col bambino, residente in un comune dell’hinterland. In attesa dell’esito degli esami, arrivato dopo qualche ora, il giovanissimo paziente è stato trasferito all’ospedale pediatrico di Roma ‘Bambino Gesù’, come da prassi in casi come questo. I risultati dell’esame colturale avrebbero comunque dato esito negativo. “Esistono batteri e germi che, entrati principalmente attraverso le vie respiratorie, convivono nel nostro organismo e talvolta producono vitamine”, ci spiega il direttore sanitario Asrem, Antonio Lucchetti, contattato da noi telefonicamente per avere informazioni sulle condizioni del bambino molisano. “Questi organismi possono svilupparsi oltre il dovuto o creare problemi in periodi di immunodepressione, un abbassamento delle difese immunitarie dovuto ad esempio ad un’influenza. E’ stata esclusa una situazione di contagio. Abbiamo fatto tutto il necessario, il bambino sta bene, a breve contatteremo il Bambino Gesù per verificare la situazione”. Il piccolo resta comunque sotto stretta osservazione da parte del personale medico del nosocomio capitolino.
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