Investire i risparmi, dirigenti Bpp: “Ecco come ‘cuciamo l’abito’ a misura del cliente”

Hanno scelto la splendida cornice del Castello Monforte di Campobasso per incontrare i clienti, compresi quelli potenziali, e confrontarsi su un tema molto delicato: investire i propri risparmi. I dirigenti della Banca Popolare Pugliese, prima banca della Puglia secondo il Rank 2016 riportato da Milano Finanza e ottavo gruppo fra le banche leader nazionali del 2017, hanno preferito – su indicazione del direttore della filiale di Campobasso Giuseppe Sterlicchio – un luogo simbolo del capoluogo, città dove l’istituto di credito è presente ormai da circa tre anni, e non hanno perso tempo a complimentarsi con gli amministratori e gli utenti sia per l’aspetto culturale del sito sia per la bellissima visuale del paesaggio che offre la cima della collina Monforte. Poi è tempo di confronto e delucidazioni. Oggetto dell’incontro l’investimento fra ragione e impulso. Quest’ultimo potrebbe essere catalogato, per riprendere le parole del consulente Bpp Rinaldo Innocente, un’azione “irrazionale” dell’investitore-cliente, quasi una scelta fatta con la pancia piuttosto che con la testa, o comunque non ben ponderata, condizionata talvolta dai media, come nel caso, ha fatto un esempio il Responsabile Finanza Valter Terzano, dello spostamento di investimenti dall’Italia alla Germania dopo il veto del presidente della Repubblica alla scelta (da parte dei leader nazionali Lega-M5S) di Paolo Savona come ministro dell’Economia, perché ciò che viene “minata” è l’aspettativa. “Quello che cerchiamo di fare noi – ha detto ancora Innocente – è gestire questa irrazionalità”. La ragione, quindi, è studiare con attenzione le dinamiche del mercato e affidarsi ad un consulente finanziario della banca. “Il nostro compito è profilare il cliente e cucire un abito a sua misura. Pertanto sarà importante capire la sua propensione al rischio, perché non esiste investimento a rischio zero, e l’orizzonte temporale di questo investimento, che non è altro che un aspetto psicologico, ossia quanto il cliente riesce a lasciar stare l’investimento senza vedere il risultato”. Il business development manager Carmignac, Zaccaria Al Jundi, ha parlato fra le altre cose delle speculazioni sull’Italia e di avanzo primario, una situazione di cui l’Italia ‘gode’ da oltre 20 anni, mentre il Responsabile Gestione Patrimoni Paolo Di Nunno si è soffermato su alcuni aspetti tecnici, come il ruolo dei derivati, destinati nel caso della Bpp solo a copertura dei portafogli per evitare contraccolpi e ha sostenuto come l’investimento debba essere ben strutturato affinché sia remunerativo. Prima degli interventi dei dirigenti, ha preso la parola anche il sindaco di Campobasso Antonio Battista che li ha ringraziati della loro presenza e ha auspicato che la banca possa garantire sempre occupazione sul territorio.

I numeri. A presentare in pochi minuti i numeri della Banca Popolare Pugliese ci ha pensato il direttore commerciale Luigi Arigliano (foto a sinistra). Ben 105 filiali distribuite su cinque regioni (Puglia, Basilicata, Campania, Molise e Abruzzo), presenza di una rete di agenti impegnati in attività finanziarie (come prestiti alle famiglie) in altre quattro regioni, 870 dipendenti, 131 fra agenti e collaboratori finanziari, 19 gestori di imprese e 32 consulenti. E poi: 1,6 miliardi di euro di patrimonio gestito, 4,4 miliardi di raccolta globale, 2,2 miliardi di impieghi, 596 milioni di risparmio gestito. Inoltre la banca dispone di 10 linee d’investimento e di una gamma di oltre 450 Fondi Comuni e Sicav selezionati fra le migliori società di gestione del risparmio. Diversi gli strumenti di cui la banca si avvale, dalla bussola finanziaria agli accordi strategici con due grandi assicurazioni, il tutto finalizzato a garantire solidità e trasparenza ad un gruppo in continua crescita.

(nella foto in evidenza da sinistra: i dirigenti Innocente, Terzano, Di Nunno e Al Jundi; nella terza foto interna: il direttore di filiale Sterlicchio)

 

 

 

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