A Roma dal 5 al 7 luglio, l’ottavo Congresso nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani. Puchetti, presidente dell’Ordine della provincia di Campobasso: “Necessario il coinvolgimento della società civile e delle istituzioni”. Gli architetti residenti in Italia sono oltre 155mila e di questi 884 sono in Molise. La provincia con il maggior numero di professionisti è quella di Campobasso, con 639 iscritti. Sono questi i numeri che emergono dall’analisi redatta nei primi giorni di giugno dall’Albo unico del Cnappc (Consiglio nazionale degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori) in occasione dell’VIII Congresso nazionale “Abitare il Paese Città e Territori del Futuro Prossimo” che si terrà a Roma, all’auditorium Parco della Musica, dal 5 al 7 luglio. Un appuntamento nel corso del quale, a dieci anni dall’ultimo Congresso tenutosi a Palermo, il Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori intende offrire un significativo contributo sul futuro dell’abitare, delle città e dei territori, proponendo una nuova visione della qualità della vita urbana e illustrando nuovi progetti da presentare al Governo. Durante il Congresso saranno presentati principi per proposte di legge concrete, una sullo sviluppo della città e l’altra sull’architettura e sulla cultura dello spazio costruito e del territorio, per rispondere all’esigenza di disegnare con urgenza la nuova città digitale. Uno degli obiettivi principale del Congresso è, infatti, quello di far germogliare un nuovo paradigma della qualità della vita urbana, armonizzando tra loro tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione e la tutela dell’ambiente come impegno a favore delle generazioni future. “Abbiamo fortemente voluto questo Congresso – dichiara Giuseppe Cappochin, presidente del Consiglio nazionale degli architetti – per promuovere, a larga scala, nell’interesse del Paese, una nuova cultura dell’architettura e della costruzione di qualità, che rafforzi attivamente la coesione sociale, garantisca la sostenibilità dell’ambiente e contribuisca alla salute e al benessere di tutta la popolazione e, conseguentemente, per riflettere sulle prospettive, opportunità e responsabilità che hanno in generale i professionisti e, in particolare, i giovani architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori che oggi si affacciano al mondo della professione: agli architetti di domani saranno richieste non solo una preparazione tecnica, ma anche competenze di gestione manageriale, tecnologica, digitale, di intelligenza artificiale. Così come è realtà il mondo dell’Industria 4.0, abbiamo avuto oggi la conferma che, anche per gli Studi e i singoli professionisti, si sia alle soglie dei Servizi 4.0.” In Molise, come in tutta Italia, il numero degli architetti uomini è superiore a quello delle donne, ma le generazioni più giovani stanno facendo registrare un’inversione di marcia. A Campobasso, per esempio, tra i professionisti “over 51” si contano 394 uomini e 245 donne, ma il dato cambia considerevolmente andando ad analizzare i numeri degli “under 30” che vedono le architette di molto superiori agli architetti, 27 contro 2. Le donne architetto in Molise sono 347, gli uomini, invece, 537. “Gli architetti sono pronti a guidare il processo di cambiamento, a governare la trasformazione del territorio che punti al bene comune rimettendo al centro il progetto, la qualità e l’orgoglio della professione – afferma Guido Puchetti, presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Campobasso – è un momento delicato, il mondo della professione è cambiato ma il sistema è impegnato e noi architetti siamo pronti al cambiamento nella consapevolezza che solo con il coinvolgimento della società civile e delle pubbliche amministrazione si potrà centrare l’obiettivo”.