Testamento biologico, campobassani ora liberi di scegliere. L’ok da Palazzo San Giorgio

Importanti novità a Campobasso in materia di testamento biologico e lotta alla ludopatia. Per quanto riguarda il primo tema, da adesso i campobassano potranno recarsi a Palazzo San Giorgio e compilare un modulo, che sarà scaricabile anche dal sito internet, in cui si esprimono in maniera lucida le proprie volontà riguardante terapie e trattamenti sanitari a cui ci si intende o non ci si intende sottoporre qualora, un domani, non si fosse più in grado di esprimere il proprio volere/giudizio a causa di patologie o lesioni invalidanti. “E’ un tema su cui stiamo lavorando da tempo e che ora, con l’entrata in vigore della legge nazionale, siamo stati per così dire costretti a regolamentare a livello locale, ma proprio perchè eravamo preparati i tempi sono stati celeri”, ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Salvatore. Per quanto riguarda la ludopatia, è stato aggiornato il regolamento già emanato da Palazzo San Giorgio, alla luce dell’entrata in vigore della legge regionale. “Siamo dovuti ritornare sul provvedimento per modificare due aspetti – ha fatto chiarezza Salvatore. –  Il primo, a mio avviso in maniera peggiorativa in tema di lotta alla ludopatia, eliminando dall’etichetta ‘luoghi sensibili’, quindi luoghi da cui imporre una distanza minima a centri scommesse e di gioco d’azzardo, attività come compro oro e sportelli bancomat. Il secondo la possibilità per gli esercizi commerciali destinatari del regolamento di potersi trasferire in futuro, attenendosi alla disciplina attualmente vigente”. Ciò, evidentemente, perché la legge sul tema è in continua evoluzione, con limitazioni sempre più stringenti nel tempo. L’assessore comunale è anche intervenuta sui numeri che riguardano la città. “Il Comune segue circa una cinquantina di famiglie di cui almeno uno dei componenti ha avuto problemi di ludopatia, con ripercussioni sull’economia del nucleo familiare. L’amministrazione dà la possibilità di attivare un percorso di affidamento ai servizi sociali al fine di superare questa dipendenza. Il problema è reale ed è grave”.

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