La Guardia di Finanza in collaborazione con i Gruppi Operativi Antidroga hanno eseguito tre misure cautelari nei confronti di tre soggetti per spaccio di stupefacenti e ricettazione di armi: si tratta di un 48enne di San Severo, già in carcere per altri reati, un 36enne di origine albanese e un 24enne di Termoli, finiti ai domiciliari, tutti e tre residenti nel comune costiero molisano. A illustrare i dettagli dell’inchiesta Dirty Country il procuratore di Larino Antonio La Rana (foto), il vice Marianna Di Meo, il comandante delle Fiamme Gialle Paolo D’Amata e il tenente colonnello del Goa Amedeo Antonucci. Le indagini, che hanno aperto un secondo filone dell’operazione Rewind 2015 e partite nel febbraio 2017, hanno preso spunto dal ritrovamento di 8 chili e mezzo di marijuana in un terreno di Larino, nascosta in alcuni tubi e sacchetti dei rifiuti. A luglio, durante un’operazione antidroga, sono stati sequestrati oltre 220 grammi di marijuana. In quell’occasione due le persone iscritte nel registro degli indagati, di cui una finì sottoposta a misura cautelare per il successivo ritrovamento di circa 10 grammi di cocaina mentre l’altro doveva rispondere di occultamento e ricettazione in concorso di una carabina e di un fucile rubati e nascosti in un terreno. A settembre dello stesso anno i Finanziari hanno rinvenuto 8 chili e 200 grammi di marijuana in un casolare fra Termoli e Petacciato, arrestando in flagranza un 60enne. Nel corso delle indagini, fatte di appostamenti e intercettazioni telefoniche, ci sono stati altri sequestri di droga. Secondo gli inquirenti la marijuana (circa 75mila dosi) e la cocaina avrebbero fruttato guadagni illeciti per circa 750mila euro. L’inchiesta continua per verificare altri soggetti coinvolti.