Il progetto Adotta un Comune, iniziativa che la Fondazione ‘Il Cuore delle Donne’ condivide con la ‘Fondazione Giovanni Paolo II’ ha coinvolto il primo centro molisano: il Comune di Scapoli. Dopo il progetto di informazione e cura della salute femminile che ha interessato le detenute del carcere di Benevento, la prevenzione delle donne approda anche nei piccoli centri molisani, anche grazie all’impegno della Fondazione Giovanni Paolo II e del suo direttore generale, Mario Zappia. L’equipe composta dai medici e da non medici del Cuore delle Donne ha, infatti, ricevuto un supporto fondamentale dalla Fondazione Giovanni Paolo II, sia in risorse strumentali, sia con il coinvolgimento del personale infermieristico altamente qualificato della Fondazione. Nel Comune alto molisano, il primo incontro informativo si è tenuto lo scorso 24 maggio. In quell’occasione nella sala parrocchiale la dottoressa Cecilia Politi, presidente della Fondazione, e l’avvocato Rita Formichelli, del Consiglio direttivo de ‘Il Cuore delle Donne’, hanno parlato dei fattori di rischio cardiovascolare e del diritto alla salute. In una sala gremita e con la presenza del sindaco Renato Sparacino, del dott. Capaldi medico di medicina generale, di padre Francis, la discussione guidata tra i presenti è stata animata anche dal dott. Ricci e dal dott. Tartaglione. Il 18 luglio è stata, invece, la volta della giornata di screening, durante la quale sono state sottoposte a esami cardiovascolari circa 20 donne. In alcuni casi, con il medico curante, si è concordato, ove necessario, un programma diagnostico-terapeutico. Il progetto ‘Adotta un Comune’, così come quello realizzato nella casa circondariale campana, nasce dall’analisi da un dato epidemiologico che vede la mortalità cardio cerebrovascolare non solo in Europa, ma anche in Italia, maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Ma non è tutto, dato che una donna di età uguale o superiore a 45 anni ha almeno un fattore di rischio senza esserne a conoscenza. “Si tratta di dati – sono state le parole della presidente della Fondazione ‘Il Cuore delle Donne’, la dottoressa Cecilia Politi – che possono avere una impatto ancora maggiore su un territorio come quello molisano, con una distribuzione geografica particolare e con la presenza di molti piccoli comuni, raggiungibili con difficoltà. Ecco perché con tale iniziativa abbiamo identificato un target specifico di popolazione: quella che è presente nei comuni più piccoli e più isolati, le donne dai 45 ai 65 anni. Questa particolare fascia di età, infatti, non solo pur essendo a rischio poco si riferisce al sistema sanitario, ma riguarda anche quella fetta di popolazione che se colpita da sindrome coronarica acuta ha i peggiori outcome in termini di mortalità e morbilità”. Il progetto che presto approderà in altri comuni molisani pronti ad essere ‘adottati’ in nome della prevenzione si svolge principalmente in due fasi. Una prima fase informativa, con una giornata dedicata alla conoscenza dei fattori rischio cardiovascolare, rivolta a tutta la popolazione, ma che approfondisce i fattori di rischio specifici per le donne. A seguire, proprio come già avvenuto a Scapoli, la fase di screening, rivolta alle donne dai 45 ai 65 anni residenti. Lo screening prevede: la compilazione di una scheda per la raccolta dei dati anamnestici per il calcolo del rischio CV, la visita medica, la misurazione dei parametri vitali, la esecuzione di un glucostick, la esecuzione di ECG , la esecuzione di eventuale Spirometria se fumatore.