“L’art. n° 170 del D.lgs. n. 267/2000, così come modificato dall’art. 74 del D.lgs. n. 118 del 2011, introdotto dal D.lgs. n. 126 del 2014, stabilisce, al comma n° 1, che “Entro il 31 Luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento Unico di Programmazione per le conseguenti deliberazioni.”. Non basta che la Giunta approvi la delibera (la n° 180 del 31/07/2018) altrimenti la legge avrebbe precisato “La Giunta Comunale approva entro il 31 Luglio il DUP”, la norma parla di presentazione al Consiglio Comunale ed il fatto stesso che sono previsti due momenti è confermato da quanto accaduto già in passato quando, dopo l’approvazione del documento in Giunta, la presentazione al Consiglio Comunale si è svolta nelle sedute successive avvenute nel mese di settembre confermando di fatto il forte ritardo. Va chiarito che il Documento Unico di Programmazione (DUP) rappresenta la nuova “piattaforma programmatica” di medio periodo per mezzo della quale sono esplicitati gli indirizzi che orientano la gestione dell’Ente per un numero d’esercizi pari a quelli coperti dal bilancio pluriennale. Nell’ambito dei nuovi strumenti di programmazione degli Enti locali, il DUP è quello che permette l’attività di guida strategica ed operativa. In particolare dati i bisogni della collettività amministrativa (famiglie, imprese, associazioni ed organismi non profit) e date le capacità disponibili in termini di risorse umane, strumentali e finanziarie, l’Amministrazione espone, in relazione ad un dato arco di tempo futuro, cosa intende conseguire (obiettivi) in che modo (azioni) e con quali risorse (mezzi). In alcuni Comuni che hanno provveduto ad illustrare per tempo questo importantissimo documento – sostiene il Capogruppo di Democrazia Popolare Francesco PILONE – addirittura la fase di preparazione e di stesura è stata anticipata da una serie di incontri esplicativi dove il partenariato economico e sociale delle varie realtà locali si è confrontato con gli organi esecutivi proprio per avanzare proposte ed iniziative utili alla predisposizione dello strumento di programmazione in esame. Non mi risulta che questo sia avvenuto anche a Campobasso – continua PILONE – ed è un peccato perché si è persa un’occasione di confronto utile ad individuare quelle priorità sulle quali investire, si pensi all’edilizia scolastica allo sbando nella nostra città, per una successiva pianificazione finanziaria indispensabile al conseguimento dei risultati prefissati. Quindi il DUP si qualifica come un “momento di scelta” in quanto, di fronte alla molteplicità dei bisogni da soddisfare e alla limitatezza delle risorse, spetta all’organo politico operare le necessarie selezioni e stabilire i correlativi vincoli affinché, negli anni a venire, si possano conseguire le finalità poste, impiegando in modo efficiente ed efficace i mezzi disponibili. Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa del Comune e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative e costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. Il fatto che oggi se ne parli in Commissione per la prima volta – conclude PILONE – non esonera la Giunta da precise responsabilità di rispetto nei confronti dell’intera Assise Civica Comunale che doveva essere messa al corrente nei termini previsti dalla legge sugli intendimenti dell’Esecutivo in materia di programmazione concertata”.
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