Giambattista Ciaccia come Padre Giuseppe Tedeschi era nato il 4 marzo a Jelsi. Li separava un anno, il primo nel 1933 ed il secondo nel 1934, ma entrambi seguirono la famiglia rispettivamente verso il Canada e in Argentina, distinguendosi per abnegazione, capacità di integrazione, studi e dinamismo. Come scrive brillantemente il Corriere Canadese, John Ciaccia era un gran lavoratore, aveva una mente fervida, uomo di principi con un alto senso del dovere, profondo rispetto per il bene comune, attento alle esigenze dei più deboli e alla dignità altrui. Laureatosi in legge all’Università McGill nel 1957 non venne assunto perché di origini italiane, ma non si perse d’animo e con quell’ostinazione che contraddistingue i molisani esercitò prima la professione legale e poi si ritrovò tra i primi italiani a ricoprire incarichi di Governo nel Quebec. Dal 1971 al 1998 fu Vice- Ministro e Ministro Agli Affari Indiani, all’Energia, Affari Internazionali, Risorse Naturali, Affari autoctoni e svolse con efficacia, competenza e rigore sia il ruolo di Parlamentare che di figura politica di primo piano della comunità canadese. Rimasto legato all’Italia, portava nel cuore Jelsi e non dimenticò mai le sue origini molisane, per questo oggi la sua scomparsa avvenuta il 7 agosto a Montreal unisce nello sconforto la comuntà italo-canadese del Quebec e quella della sua terra natale. “A nome dei volontari dell’Associazione AUSER Padre Giuseppe Tedeschi – scrive il presidente onorario Michele Petraroia – trasmetto alla Federazione della Associazioni Molisane del QUEBEC, Claudia Panzera, originaria di Jelsi, al Direttore del Patronato INCA di Montreal, Vera Rosati, originaria di Santa Croce di Magliano, e al Sindaco di Jelsi, questa nota di ricordo di Giambattista Ciaccia, con l’auspicio che possa giungere a suo figlio Marco ed ai nipoti Nicola ed Enrico, in vista della commemorazione programmata per il prossimo 8 settembre a Montreal. Per tutti noi, l’esempio pacato, vigoroso, umile ed ostinato, di John Ciaccia rimarrà impresso nella memoria insieme a tutto ciò che lui ha rappresentato in termini di attività e di orgoglio per i tantissimi italiani emigrati in Canada”.
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