Gestione sisma, Regione e Prefettura: ‘Macchina emergenza ha funzionato’

A seguito degli eventi sismici, è stato immediatamente attivato in Prefettura, con la partecipazione del Presidente della Regione Toma, dei vertici delle Forze di Polizia territoriali, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile regionale, degli Enti proprietari delle strade e di Molise Acque, Ente che gestisce la Diga di “Ponte Liscione”, il Centro Coordinamento Soccorsi al fine di avviare un costante monitoraggio della situazione e di condividere in via permanente tutte le iniziative e gli interventi da porre in essere. Sono stati prontamente avviati numerosi contatti con tutti i sindaci dell’area interessata, i quali hanno attivato il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) e sono contestualmente iniziate le necessarie verifiche per la rilevazione dei danni. E’ stata accertata l’assenza di seri pregiudizi alle persone, ad eccezione di un numero contenuto di feriti in modo lieve, ricoverati presso il nosocomio di Termoli e dimessi. Inoltre, dalle prime ricognizioni visive effettuate dalle Istituzioni competenti, non sono allo stato emersi danni di rilievo a cose, fatta eccezione per alcune lesioni non strutturali o crepe, crolli di solai di edifici vetusti e disabitati, distacchi di intonaci e caduta di calcinacci. Tuttavia, le indagini tecniche sono ancora in corso e una particolare attenzione viene dedicata anche agli edifici pubblici strategici quali sedi comunali, scuole, chiese, nonché alle aree interessate da movimenti franosi. Inoltre presso la diga è stata effettuata una approfondita analisi visiva e strumentale da cui non sono sinora emerse criticità. Analoga attenzione è stata riservata al viadotto di “Ponte Liscione” da parte dell’Anas che, in via precauzionale e nelle more del completamento delle indagini, su concorde unanime avviso del C.C.S., ha disposto:
• la chiusura dell’arteria al transito in direzione Termoli al Km 47+400 della S.S. 647 “F.V. del Biferno” (bivio Lupara/Casacalenda) e in direzione Campobasso al Km.63+400 della stessa S.S. (bivio di Larino) con deviazione del traffico sulla S.S. 87 “Sannitica”, con transito per Casacalenda e Larino;
• una ulteriore deviazione, per chi proviene da Termoli in direzione Campobasso al Km.215+500 della S.S. 87 “Sannitica” (altezza Zuccherificio) con obbligo di proseguire per Larino.
La stessa Area Compartimentale Molise dell’Anas e gli altri Enti proprietari delle strade stanno provvedendo a verificare, mediante accurati sopralluoghi da parte dei tecnici, tutte le infrastrutture viarie di competenza. La Protezione Civile regionale, che segue attentamente la situazione attraverso la propria sala operativa, ha già allertato il personale tecnico e le strutture di volontariato per il supporto nelle verifiche disposte dai Comuni. Inoltre ha inviato presso i comuni interessati dall’evento che ne hanno fatto richiesta tende da campo, brandine e coperte per ospitare la popolazione che si è radunata nei punti di raccolta individuati dai C.O.C. Non sono stati rilevati particolari criticità nella erogazione dei servizi pubblici essenziali (energia elettrica, gas, linee telefoniche). Qualche disagio, prontamente risolto, è stato registrato nella circolazione dei treni sulla tratta Campobasso- Venafro a causa delle interruzioni disposte per consentire ispezioni alle infrastrutture ferroviarie della linea Termoli-Venafro. Ogni evoluzione è attentamente seguita e sono state assunte intese con tutti gli Enti e le Amministrazioni coinvolte per uno stabile collegamento inter istituzionale, al fine di mantenere costante il flusso informativo. Tenuto conto che le previsioni, per la giornata di domani, riportano la possibilità di ulteriori precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale, prevalentemente ad evoluzioni diurne, si raccomanda agli utenti della strada la massima prudenza. Allo stato le strade che evidenziano una maggiore esposizione al rischio di presenza di fango, detriti o fogliame, con conseguenti criticità nella circolazione, sono le seguenti:
S.P. 13 tratto collegamento S.P.163-Montenero di Bisaccia
S.P.51 “Sinarca”, zona “Fornace”;
S.P.80 da Guglionesi alla Fondo Valle del Biferno;
S.P.128 Campomarino (Nuova Cliternia);
S.P.150 da Palata alla Fondo Valle del Biferno;
S.P. 161 Campomarino;
S.P.163 tratto Palata-Tavenna-Mafalda-Montenero di Bisaccia;
S.P.168 tratto Palata-Guglionesi-Montecilfone.

Toma: “Macchina dell’emergenza ha funzionato”. «I disagi per la popolazione indubbiamente ci sono stati, ma devo dire che la macchina dell’emergenza ha risposto in maniera egregia e sono state poste in essere tutte le misure necessarie a gestire il rischio sismico. Del resto, la situazione di emergenza si prepara in tempo di normalità. Siamo riusciti, nei primi cento giorni di governo regionale, a mettere in piedi una squadra che, al suo esordio, si è dimostrata all’altezza della situazione. Mi corre l’obbligo di ringraziare tutta la Struttura regionale, l’architetto Giarrusso, l’ingegnere Pillarella, l’architetto Pitassi, gli uomini e le donne del Servizio regionale di Protezione civile, così come le associazioni di volontariato che si sono dimostrate essenziali per le operazioni che fin qui abbiamo portato a termine. Un particolare ringraziamento alla Prefettura di Campobasso, al Corpo dei Vigili del Fuoco, all’Arma dei Carabinieri e a tutte le Forze dell’Ordine per il prezioso contributo che hanno offerto e continuano ad offrire». Questa la valutazione del presidente della Regione Molise, Donato Toma, che descrive nel dettaglio le fasi immediatamente successive all’evento sismico registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in provincia di Campobasso, alle ore 20.19 del 16 agosto, con magnitudo ML 5.1. «La Sala operativa del Servizio regionale di Protezione civile – spiega il presidente – si è messa subito in contatto con i sindaci e le strutture locali del Sistema integrato di Protezione civile. Dalle prime verifiche, l’evento, con epicentro localizzato tra i comuni di Montecilfone, Guglionesi e Palata, nettamente avvertito dalla popolazione, non ha prodotto danni a persone. Proseguono, invece, le operazioni di valutazione dei danni al patrimonio abitativo pubblico e privato, come pure il monitoraggio del viadotto del Liscione, che è stato chiuso, al momento, a scopo precauzionale. I sindaci dei comuni prossimi all’epicentro – prosegue il governatore – sono stati sollecitati a porre in atto le misure volte alla gestione del rischio sismico, con particolare riferimento alla necessaria assistenza alla popolazione, a procedere prontamente con le verifiche di agibilità e a provvedere all’attivazione dei Centri Operativi Comunali (COC). La loro risposta, mi preme sottolinearlo, è stata encomiabile. Il Servizio regionale di Protezione civile, attraverso la Colonna mobile, ha provveduto alla consegna di tende e brandine per fornire assistenza alla popolazione- Certo, la zona interessata era segnalata per rischio idrogeologico, ma non per quello sismico. Quello che è accaduto negli ultimi due giorni, secondo quanto riferito dagli esperti, ci porta a riconsiderare in quell’area la soglia di pericolosità sismica».

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