È stato comunicato da Arpa Molise questa mattina il superamento dei parametri relativi ai batteri enterococchi ed escherichia coli in un tratto di mare di Rio Vivo, a Termoli. Nello specifico il livello di escherichia coli è stato superato in un solo punto mentre in tutti i 5 punti di campionamento il livello di enterococchi è risultato oltre i limiti consentiti. Per preservare la sicurezza di cittadini e turisti il sindaco Sbrocca, ai sensi di legge, ha dovuto emanare ordinanza di divieto di balneazione per il tratto indicato dall’Arpa, ovvero da 50 metri a nord del torrente Rio Vivo fino a 50 metri a sud del torrente Sei Voci. Le cause di quanto accaduto, secondo quanto emerge dai contatti intercorsi tra gli organi tecnici, sono da ricercarsi con certezza nell’apporto di questi batteri in mare da parte dei ruscelli Rio Vivo e Sei Voci. Il sindaco Sbrocca già in passato aveva emesso un’ordinanza con la quale inibiva lo sversamento a qualsiasi titolo di scarichi reflui civili e/o industriali nell’alveo dei torrenti che attraversano il territorio di Termoli e disponeva che venissero effettuati controlli mediante ripetute ispezioni finalizzate ad individuare la presenza di scarichi abusivi. “Purtroppo – fanno sapere dal Comune – i monitoraggi, salvo nel primo tratto del torrente Rio vivo che ricade in area parco comunale, non è stato possibile effettuarli a causa dell’assenza di manutenzione dei corsi d’acqua e quindi della foltissima vegetazione esistente che ha impedito l’accesso da parte dei tecnici. Per tale motivo il sindaco ha più volte sollecitato la Regione Molise (che ha la competenza dei corsi d’acqua) da ultimo con una nuova nota di questa mattina, a effettuare la pulizia degli argini e dei letti dei torrenti”. L’ordinanza che vieta la balneazione resterà valida fino a revoca e, in queste ore, l’Arpa Molise sta effettuando nuove campionature per verificare la permanenza o meno del superamento dei limiti.
La protesta degli stabilimenti balneari: “Nessuno ci ha avvertiti”. A seguito dell’ordinanza emanata dal sindaco, monta la protesta dei gestori degli stabilimenti balneari di Rio Vivo, che hanno appreso del provvedimento solo tramite la stampa e avvisi circolati online, senza avere la certezza che il tratto di mare davanti ai loro lidi sia raggiunto o meno dall’ordinanza. “Ci sono clienti che devono essere informati e bagnanti che continueranno a venire nel weekend – affermano. – Se nessuno ci fa sapere niente nel dettaglio e col giusto tempismo, rischiamo anche ripercussioni”.