Un viaggio attraverso il passato, una freccia puntata al futuro. Le prime avventure scientifiche, le idee che hanno plasmato il nostro presente, quelle che plasmeranno il domani. Per esplorare questo ponte tra passato e futuro, per gettare uno sguardo all’indietro e chiedersi quale sarà il prossimo passo, la Fondazione Neuromed, assieme ai suoi partner, presenta “B-Future” inserito nel grande quadro della Notte Europea dei Ricercatori 2018. La manifestazione, assieme agli altri otto progetti italiani selezionati dalla Commissione Europea per il biennio 2018-2019, è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nel Ministero dell’Istruzione, a Roma. Dal 24 al 29 settembre il progetto B-Future, promosso dalla Fondazione e dall’I.R.C.C.S. Neuromed, sotto l’egida del Ministero della Salute, inviterà studenti e cittadini a percorrere il cammino delle conquiste umane. Un percorso che li porterà a riflettere sulla nascita delle idee e delle innovazioni. Concetti appena abbozzati migliaia di anni fa che sono diventati le cure mediche di oggi, teorie apparentemente senza sbocchi pratici divenute tecnologie alla portata di tutti. La scienza è in ogni istante della nostra vita quotidiana, non solo nelle sue applicazioni tecnologiche, ma soprattutto nei suoi concetti fondamentali. L’indipendenza di pensiero, la libertà di ricerca, la discussione basata sulle prove, non sono solo caratteristiche del mondo della ricerca, ma sono le basi di una società democratica, proprio la società che la grande avventura scientifica ha contribuito a creare. Saranno due le regioni coinvolte da B-Future: Molise, nell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, e Campania, nel Polo di Ricerca Neurobiotech di Caserta. Il coinvolgimento della rete degli I.R.C.C.S. delle Neuroscienze, con le loro iniziative, arricchirà il programma estendendolo all’intero territorio nazionale. L’incontro tra scienza e cittadini avverrà attraverso visite guidate, laboratori interattivi, iniziative culturali a cavallo tra cultura scientifica e cultura umanistica. E alla fine il valore più importante: le persone, i ricercatori, coloro che la meraviglia della scienza la vivono ogni giorno. Saranno loro a incontrare giovani e adulti, per raccontare il proprio lavoro, rispondere a domande, illustrare le complessità delle sfide che affrontano e, naturalmente, le speranze. Due convegni, infine, segneranno momenti particolari di questa iniziativa. Venerdì 28, alle 17,30 nell’I.R.C.C.S. Neuromed, il simposio “Investire nei giovani ricercatori per disegnare il futuro dell’Europa” evidenzierà ciò che l’Europa fa per la ricerca attraverso le testimonianze di giovani ricercatori beneficiari di finanziamenti nell’ambito del programma Horizon 2020. Sabato 29 alle 10,30, nel Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio a Caserta, si affronterà l’attualissimo tema “Le fake news in medicina: una patologia dell’informazione”. “La Notte Europea dei ricercatori non è solo conoscenza del mondo della ricerca ma emozione per tutti coloro che si avvicinano ai grandi temi scientifici. Non può esserci futuro senza conoscenza. E se non c’è amore per la nostra storia e per le scoperte che hanno portato al progresso della società, non c’è amore nemmeno per il Paese”, dice Mario Pietracupa, presidente della Fondazione Neuromed alla presentazione dell’evento. “La ricerca è il futuro – aggiunge Emilia Belfiore, responsabile Ufficio Ricerca e Sviluppo Irccs Neuromed. – Un’affermazione questa che assume ancora più valore per gli istituti che fanno sanità fondata sulla ricerca. L’ambizione di B-future è far comprendere ai cittadini quanto sia prezioso il lavoro svolto con metodo scientifico all’interno del laboratorio per garantire i più efficaci mezzi di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie maggiormente diffuse”.
Scienza e cittadini si incrociano al Neuromed, presentata al Ministero la Notte dei Ricercatori
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