Ore 13. Caos a Palazzo d’Aimmo, nell’aula del Consiglio regionale, dove un gruppo di ex lavoratori dello Zuccherificio ha iniziato a protestare a voce alta contro gli amministratori in quanto, ancora una volta, non vedono luce per il loro futuro. “Basta tavoli di confronto, vogliamo soluzioni”, hanno esclamato alcuni presenti, di fronte all’ennesima prospettiva di incontri interlocutori. Il presidente Micone è stato costretto ad interrompere la seduta e diversi consiglieri dei vari schieramenti politici hanno avviato un acceso confronto con i manifestanti. Per circa 45 persone la mobilità scadrà a dicembre, dopo di che molte famiglie si ritroveranno senza lavoro e misure di sostegno. “Non c’è più tempo”, hanno sollecitato gli ex lavoratori dello Zuccherificio. L’accusa lanciata è quella di promesse non mantenute, così come al recente bando della Regione per assunzioni a tempo che però rischia di escludere almeno una parte di loro. (Seguono aggiornamenti) Al.Am.