Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Larino hanno arrestato un giovane di origine bulgara per violenza sessuale, rapina e lesioni. Le indagini condotte dai militari della Compagnia e coordinate dalla Procura della Repubblica di Larino, affidate al Sostituto Procuratore Marianna Meo, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine ai citati reati sul conto del 23enne, residente in un paese del basso Molise, già noto alle forze dell’ordine perché gravato da precedenti di polizia. In particolare i militari hanno raccolto la denuncia di una giovane, anche lei residente nel basso Molise, e accertato, attraverso una serie di riscontri, la veridicità di quanto accaduto. E’ emerso che poco prima dell’estate la ragazza mentre tornava a casa a piedi, verso le 2 di notte, era stata seguita e trascinata dal 23enne in una casa in costruzione e costretta a subire atti sessuali. La vittima, alla quale era stato sottratto anche il telefono, aveva reagito e, approfittando di una momentanea distrazione del suo aggressore, era riuscita a fuggire. Visitata dai sanitari dell’ospedale di Termoli era stata riscontrata affetta da varie contusioni e giudicata guaribile in 10 giorni. A seguito della denuncia e delle risultanze investigative, il gip del Tribunale di Larino, Elena Quaranta, su conforme richiesta dalla Procura, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del responsabile dei reati di violenza sessuale, rapina e lesioni. I carabinieri, dopo averlo rintracciato, lo hanno arrestato e tradotto ai domiciliari.
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