Prosegue l’azione di prevenzione e contrasto della Polizia di Stato contro gli spacciatori di sostanze stupefacenti che continuano a lucrare sullo stato di menomazione psicofisica degli assuntori, disposti a tutto pur di ottenere la sostanza proibita. Nel weekend la Polizia di Stato ha denunciato alla locale Procura della Repubblica una donna e un uomo, P.M.G. di 41 anni e D.M.M. di 52 anni, la prima originaria dell’Emilia Romagna e il secondo laziale, entrambi residenti a Campobasso, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I poliziotti erano impegnati in specifici servizi antidroga e di contrasto ai reati contro il patrimonio in genere, quando sulla S.S. 645, all’altezza del bivio di Monacilioni, notavano giungere ad alta velocità, dopo aver fatto sorpassi azzardati, una Fiat Panda con a bordo due persone che veniva fatta fermare. Nelle fasi del controllo di Polizia, i due, provenienti dalla provincia di Foggia e diretti a Campobasso, mostravano subito un atteggiamento sospetto, apparendo particolarmente nervosi. Sono stati pertanto invitati in Questura e, nel corso di separate perquisizioni, sia al veicolo che alle persone, sono stati rinvenuti 30 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo eroina, occultata dalla donna nelle sue parti intime, anche per riuscire ad eludere eventuali perquisizioni. La droga è stata pertanto sequestrata e i due deferiti alla competente Autorità Giudiziaria. Ancora in tale contesto operativo, a seguito di indagini, la Procura della Repubblica di Campobasso ha concludeso le indagini a carico di quattro giovani, tutti di Campobasso, R.A. classe 1988, A.D. classe 1999, C.D. classe 1993 e C.V. classe 1998, presunti responsabili – tra il 2016 e il 2018 – di ripetuto spaccio aggravato di sostanza stupefacente del tipo eroina a una ragazza minore di età. R.A. è stato denunciato anche per concorso in furto ed uso indebito di carte bancomat e A.D. per concorso in furto. La giovane ragazza era stata infatti introdotta nel mondo degli stupefacenti da uno dei 4 denunciati (R.A.), il quale la induceva a sottrarre le carte bancomat in uso ai genitori, effettuando piccoli ma ripetuti prelievi (per un totale di circa 10.000 euro). Il denaro sottratto alla famiglia era stato utilizzato in parte per l’acquisto dello stupefacente e in parte dal ragazzo che, approfittando della situazione e all’insaputa della minorenne, se ne appropriava, spendendolo per esigenze personali. Inoltre, per circa tre mesi, la minore è stata indotta da un altro dei 4 denunciati (A.D.) a sottrarre da casa diversi preziosi (collane, bracciali, orologi ecc.) per poi cederli a persona maggiorenne che vendeva e monetizzava gli oggetti presso un negozio “compro oro”. Entrambe le operazioni di Polizia confermano ancora una volta che droghe pesanti, quali cocaina ed eroina, vengono consumate anche nella città di Campobasso. L’eroina, in particolare, detta anche “droga da strada”, viene ormai quasi sempre fumata, inalata o aspirata e non più consumata per via endovena come avveniva in passato. Il suo costo inoltre è sensibilmente sceso nel corso degli anni, tanto da essere accessibile anche a persone con redditi bassi e tra i giovani. L’effetto immediato per il consumatore è il cosiddetto “flash euforico”, cui fa seguito una fase caratterizzata da calma, rilassatezza, soddisfazione e distacco da quanto succede all’esterno. Dopo gli effetti iniziali gli assuntori rimangono assopiti per molte ore. Le funzioni mentali si offuscano in quanto l’eroina influisce direttamente sul sistema nervoso centrale, comportando anche un abbassamento della frequenza cardiaca e della respirazione, che diminuisce enormemente, a volte fino al punto di causare la morte. L’effetto si esaurisce entro le 2-6 ore successive. L’assunzione prolungata di eroina comporta una serie di problematiche per il corpo e una progressiva debilitazione fisica.