Prosegue senza sosta l’attività di verifica e controllo sulla filiera della pesca, sulla commercializzazione di prodotti ittici e a tutela dei consumatori, posta in essere dal personale della Capitaneria di porto di Termoli. Nel corso di specifica attività di vigilanza sul territorio, durata oltre un mese, il nucleo di controllo degli uomini della Guardia Costiera hanno proceduto a numerosi controlli in tutto l’ambito provinciale presso pescherie, ristoranti, ambito portuale ed hanno sequestrato grossi quantitativi di pesce privo di tracciabilità e non idoneo al consumo umano, oltre che all’irrogazione di sanzioni per migliaia di euro. Varie le fattispecie illecite rilevate che vanno dalla pesca subacquea notturna a quella in zone e tempi vietati o con attrezzi vietati, alla commercializzazione di prodotto ittico non professionale, all’introduzione in commercio di prodotti ittici sottomisura, alla mancata etichettatura e tracciabilità, fino alla detenzione a bordo di attrezzi non consentiti (maglie delle reti non conformi alla normativa). Nel complesso l’operazione ha consentito di portare alla luce il seguente quadro di illecita’:
– oltre 300 chili di pesce sequestrato (di varie specie molluschi bivalvi, Spigole, Orate, Polpi, etc)
– 17 illeciti amministrativi rilevati (mancanza di elementi di tracciabilità del prodotto; errata o mancanza di etichettatura, taglia minima, ecc.) per un totale complessivo di sanzioni irrogate di oltre 33.500 €
– oltre 100 metri di reti da pesca e 15 attrezzi illeciti/illegali sequestrati.
Il Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli, Capitano di Fregata Francesco MASSARO, dichiara che “l’attività in questione rientra in una più ampia operazione di vasta scala sull’intera filiera della pesca e quella della distribuzione (all’ingrosso ed al dettaglio). L’attenzione rimarrà alta con controlli che continueranno nei prossimi mesi senza soluzione di continuità”.
(foto archivio)