A Tavenna, la cerimonia in ricordo del 75° anniversario dell’eccidio del Carabiniere Vincenzo SIMONE e del civile Giuseppe DI LENA, avvenuto il 13.10.1943 ad opera delle truppe tedesche che, sotto la spinta delle milizie alleate, battevano in ritirata. Alla commemorazione hanno presenziato il sindaco di Tavenna dott. Simone Spadanuda, il Generale Carlo Cerrina, Comandante della Legione Abruzzo e Molise, con il Comandante Provinciale di Campobasso, Tenente Colonnello Emanuele Gaeta, con il Tenente Edgard Pica della Compagnia di Termoli (CB) e con il Maresciallo Luogotenente Michele Carmine Tartaglia, Comandante della Stazione di Tavenna, con l’Associazione Regionale e Territoriale dei Carabinieri in Congedo presente con l’Ispettore Regionale Vincenzo Evangelista, con i rappresentanti dell’ Anpi Molise Loreto Tizzani e Michele Petraroia e con il Responsabile di Termoli Nicola Luberto, con l’Associazione “Idea Verde” di Colletorto presieduta dal Prof. Luigi Pizzuto autore di alcune pubblicazioni e rappresentazioni teatrali sull’evento, con i familiari delle vittime, Giuseppe Di Lena e Vincenzo Simone, e alla presenza di cittadini, di Autorità civili e religiose,le scolaresche del comune di Tavenna e di rappresentanti di associazioni locali. Nell’occasione è stata predisposta una targa dall’Amministrazione Comunale, e scoperta dal Sindaco Simone Spadanuda e dal figlio di una delle vittime, ed è stato ribadito l’impegno di realizzare un monumento alla memoria dei caduti per rendere onore alle vittime innocenti della barbaria nazista. La cerimonia si è svolta sul luogo dell’eccidio ubicato lungo la ex S.P.163, in contrada Brecciara, ove le Autorità intervenute, nel deporre dei fiori, hanno ricordato le fasi della strage commessa dalle truppe tedesche come gesto di rappresaglia poiché un gendarme tedesco, in fase di rastrellamento, era stato aggredito e malmenato da cittadini del luogo. Non senza commozione è stato rammentato come tre uomini vennero condotti in un oliveto con il pretesto di far scavare loro una trincea che di li a poco si sarebbe invece rivelata la loro “fossa”. Nelle concitate fasi dell’esecuzione Vincenzo SIMONE e Giuseppe DI LENA, caddero esanimi al suolo, mentre il terzo uomo Giovanni IULIANO, anch’esso Carabiniere, benché attinto da un colpo d’arma da fuoco, riuscì a darsi alla fuga fra le campagne circostanti, salvandosi la vita. E’ stato inoltre rimarcato come l’estremo sacrificio ha consentito a 28 cittadini presi in ostaggio dai gendarmi tedeschi, di venire liberati. Tutto questo è stato possibile anche grazie alle ricerche dello scrittore tavennese Antonio Crecchia che ha riportato alla luce questi avvenimenti e le ha pubblicate in un libro “Tavenna 1943″pubblicato di recente. Nel corso dei vari interventi il Sindaco ha colto l’ occasione per ricordare l’ impegno dell’ amministrazione nel procedere dopo 75 anni, alla realizzazione di un monumento su cui apporre la targa realizzata quest’ anno dall’ amministrazione da lui guidata e rendere il luogo fruibile in maniera degna ai familiari delle vittime e creare un luogo della memoria disponibile ad ospitare visite organizzate di studenti, movimenti e associazioni.