INTEGRIS ELITE ROMA 43
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 57
(12-11, 26-28; 33-39)
ROMA: Grattarola 7, Buscaglione, Masic 16, Magistri 10, Di Stazio 2; Gentile, Kolar 2, Chrysanthidou 6, Introna, Bambini. Ne: Loi e Salvucci. All.: Prosperi.
CAMPOBASSO: Porcu 10, Di Gregorio, Ciavarella 16, Želnytė 9, Bove 8; Smorto 2, Marangoni 10, Reani 2. Ne: Sammartino, Falbo e Mandolesi. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Giustarini (Grosseto) e Bertuccioli (Pesaro Urbino).
NOTE: presente in tribuna Angela Adamoli, commissario tecnico dell’Italbasket femminile di tre contro tre. Uscita per cinque falli Želnytė (Campobasso). Progressione punteggio: 2-6 (5’), 18-22 (15’), 33-33 (25’), 37-47 (35’). Massimo vantaggio: Roma 3 (14-11); Campobasso 14 (43-57).
Ancora un successo in un avvio di stagione sinora memorabile. Ancora una dimostrazione di assoluta profondità con le principali otto rotazioni rossoblù che, una volta in più, portano individualmente un mattoncino alla causa, ognuna in una specifica area del campo. Ma soprattutto un’ulteriore testimonianza di grande coesione tra le giocatrici rossoblù ed i loro aficionados giunti in oltre cinquanta nell’Urbe e pronti a festeggiare al termine – assieme alle proprie beniamine – intonando di domeniche all’insegna delle tracchiulelle e della birra (rigorosamente Forst) nelle vesti di singolari compagni di viaggio enogastronomici.
ELITE ROSSOBLÙ.
Così – sul parquet dell’Elite Roma – La Molisana Magnolia Campobasso conquista il secondo exploit esterno stagionale, il quarto complessivo in altrettanti confronti della stagione 2018/19, dato che pone al vertice della graduatoria le rossoblù al pari di La Spezia e Palermo, prossima antagonista del quintetto di coach Mimmo Sabatelli.
PARTENZA ISPIRATA
In un primo quarto di grande fisicità, le campobassane prendono anche quattro punti di margine, ma devono fare i conti con il rientro delle capitoline che mettono la testa avanti sul finale di periodo.
MARANGONI TIME.
Nel secondo periodo è Marangoni a cantare e portare la croce, tra le magnolie, con Bove e Želnytė che si raccordano sotto le plance con movimenti di alto-basso che cercano di disorientare la difesa capitolina. I due punti di vantaggio all’intervallo lungo sanno di speranza in prospettiva, ma, su un campo difficile come quello delle capitoline, è un margine troppo labile per dare sicurezza alle rossoblù.
ZONA CIAVARELLA.
E, in effetti, nel terzo periodo, almeno nella prima metà tutti i tentativi di fuga delle campobassane sono suturati dal rientro della formazione di coach Prosperi. Dal 33 pari, però, con un parziale di 14-4 a cavallo dei quarti firmato dal lavoro offensivo di Giulia Ciavarella (top scorer di contesa a quota sedici) e dalla difesa a zona dei #fioridacciaio Campobasso si allontana, mantiene l’inerzia con le iniziative di Porcu e va a prendersi il massimo vantaggio quasi sul suono della sirena con il +14 (33-57) registrato a referto chiuso, prologo ai festeggiamenti tra giocatrici, staff e fedelissimi presenti in tribuna.
A REFERTO CHIUSO.
Motivo di soddisfazione per lo stesso coach Mimmo Sabatelli in quella che è la sua analisi a chiusura del match. «Senz’altro nei primi due quarti abbiamo sofferto, e non poco, anche perché – spiega – questo è un campo dove non sarà semplice per nessuno venire a dettare legge. È stata una prestazione che ci dà grande felicità e che rappresenta un ulteriore segnale di crescita per un gruppo in cui, come ho detto in più di una circostanza, ogni giocatrice ha le qualità per essere protagonista e puntare a fare la differenza».
PRIMO BIVIO
Caratteristica non da poco, tra l’altro, in vista della sfida di sabato in casa del Palermo, tra le leader del torneo. «Senz’altro – chiosa Sabatelli – sarà una gran bella partita, uno spot per questa disciplina. Giocando sul parquet amico, le siciliane avranno probabilmente un po’ di responsabilità in più sulle spalle. Ma sarà senz’altro una gara tra squadre di rilievo, come, del resto, rientreranno in questa categoria i confronti successivi con La Spezia, Bologna e Faenza che rappresenteranno ulteriori fermate importanti nel nostro percorso».
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