Campobasso e Isernia sono fra le province meno sicure d’Italia per il reato di usura e si distinguono anche per numero di estorsioni e furti d’auto. E’ quanto rilevato dall’indice 2018 sulla criminalità pubblicato dal Sole24Ore secondo i dati forniti dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che fotografano unicamente i delitti “emersi” in seguito alle segnalazioni delle Forze di Polizia. La posizione è calcolata sul numero di denunce ogni 100mila abitanti. Secondo la classifica, le due province molisane si posizionano al terzo (Isernia) e dodicesimo posto (Campobasso) per il reato di usura, dato peggiorativo rispetto al 2017, quando si trovavano rispettivamente al decimo e 48esimo posto. Le denunce, in quanto caso, restano tuttavia basse in termini di numeri ma il quadro cambia su altri tipi di reati. In provincia di Campobasso sono state 358 le segnalazioni alle forze dell’ordine per furti d’auto, dato comunque migliore del 2017 (442 denunce), che fa scendere il capoluogo dal 15esimo al 21esimo posto, ma mantiene comunque alta l’attenzione su questo tipo di delitto. Il capoluogo molisano resta fra i più “sicuri” per quanto riguarda altri furti e rapine, e sul fronte dello spaccio di stupefacenti si posiziona al 77esimo posto. Ad Isernia da segnalare le denunce per estorsione (24), che la fanno salire al terzo posto, e sempre in rapporto al numero di abitanti è fra le meno sicure per quanto riguarda spaccio di stupefacenti e incendi dolosi. Campobasso e Isernia rientrano infine, nel rapporto episodi/densità demografica, fra le prime 22 posizioni per violenze sessuali e tentati omicidi.
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