ANDROS PALERMO 50
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 57
(11-14, 26-22; 41-41)
PALERMO: Manzotti 2, Russo 10, Novati 4, Cappelli ne, Cupido 11, Cutrupi, Miccio 14, Verona 5, Vandenberg 4, Tumminelli ne, Caliò ne, Salamone ne. All.: Coppa.
CAMPOBASSO: Marangoni 8, Porcu 4, Sammartino ne, Ciavarella 18, Di Gregorio 9, Želnytė 6, Falbo ne, Bove 8, Reani 4, Smorto. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Agnese e Manco (Napoli).
‘L’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere le partite’: nel celebre aforisma di John Madden, universalmente riconosciuto come il miglior coach di football americano nella storia, c’è probabilmente la sintesi più concreta del successo (il quinto in altrettante gare) ottenuto dalla Magnolia Campobasso. I #fioridacciaio griffati La Molisana espugnano il PalaMangano di Palermo mantenendo le isolane a soli cinquanta punti con una prova all’insegna del grande eclettismo che conferma il dato di miglior difesa del raggruppamento per le rossoblù. Capaci – una volta in più – di far emergere una caratteristica che potrà essere la chiave di volta della stagione delle campobassane: l’eclettismo. E cioè la possibilità, in virtù delle otto rotazioni di spessore a disposizione di coach Mimmo Sabatelli, di poter mutare alchimie e prospettive in corso d’opera disorientando le avversarie.
QUATTRO TATTICO
Nella circostanza, le molisane vengono fuori alla grande in avvio di ultimo periodo, in quello che sarebbe stato il momento decisivo come evidenziato nel piano partita curato dallo staff tecnico rossoblù. Ci riescono, peraltro, con un quintetto leggero che utilizza Ciavarella (top scorer di contesa a quota diciotto punti) come ala-pivot. Al resto pensa la solita granitica presenza in entrambe le metà campo che, nella sfida a scacchi tra i due coach all’insegna di variazioni sul tema tra uomo e zona, porta le rossoblù, dimostratesi anche in questa circostanza formazione di grande carattere e fisicità, a far sparire dal campo l’australiana di passaporto inglese Vandenberg, lasciata a soli quattro punti.
AVVIO DA SPRINTER
L’avvio della contesa delle magnolie è da applausi. Con un break di 6-0 ispirato da Želnytė, le rossoblù rispondono al primo canestro delle palermitane costringendo il tecnico di casa Coppa a chiamare time-out con tanto di forti reprimende alle proprie atlete. Il rientro vede le magnolie fronteggiare al meglio il tentativo di rientro delle siciliane con Di Gregorio che, ai liberi, sigilla il primo quarto (11-14).
RIENTRO ISOLANO
Il secondo periodo è quello di Laura Reani. La veronese si fa sentire in attacco in un frangente in cui Palermo man mano aumenta la velocità e mette la testa avanti conquistando quattro punti di margine all’intervallo lungo, nonostante l’infortunio di Novati.
CIAVARELLA IN COPERTINA
Il rientro dagli spogliatoi delle rossoblù è ancora più determinato. Il carattere di Emilia Bove sotto canestro crea più di una difficoltà alle lunghe isolane. Il finale di quarto, invece, è tutto incentrato sulle qualità offensive dell’ala Giulia Ciavarella che mette a segno, in striscia, ben otto dei suoi diciotto punti complessivi portando le rossoblù ad una chiusura in parità a quarantuno al trentesimo.
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BREAK DECISIVO
Ripreso il filo del discorso, le campobassane segnano con forza l’inerzia della contesa in avvio di quarto periodo. Un break di 9-0 porta le campobassane al 50-41, costringendo Coppa nuovamente ad interrompere il gioco. Anche stavolta – così come nel primo quarto – le rossoblù tengono la barra dritta (grazie al fosforo dispensato da Porcu e Marangoni) imponendosi di sette al suono della sirena.
L’ELOGIO DEL COACH
Così, al termine, le parole del coach Mimmo Sabatelli sono lo specchio di una soddisfazione assoluta che coinvolge staff tecnico e roster rossoblù. «Una vittoria davvero bella – spiega – con un break decisivo all’ultimo quarto. Sono due punti importanti, ma il cammino, e siamo tutti consapevoli, è ancora lungo. I complimenti vanno alle ragazze che, con la giusta concentrazione, hanno eseguito tutto quello che avevamo preparato alla vigilia e lo hanno fatto anche nei momenti di difficoltà quando Palermo, grande squadra ben allenata, ha fatto sentire la sua pressione. Sapevamo che sarebbe servita una partita quasi perfetta e che i particolari avrebbero fatto la differenza. Così è stato ed i complimenti vanno a queste ragazze: un gruppo unico di giocatrici che potranno fare un grande campionato. La loro complementarità mi consente di poter avere diverse opzioni in corso d’opera e questo è un aspetto non da poco».
SECONDA TAPPA
Anche e soprattutto, in prospettiva, in vista delle rimanenti tappe di questo ‘ciclo terribile’ cui sono chiamate le rossoblù. Sabato, dopo due gare lontano da Vazzieri, le campobassane ritroveranno i propri supporter (che hanno seguito nell’impianto di via Svevo il match trasmesso su un telone) per affrontare la Cestistica Spezzina. «Ora ci godiamo questa prestazione, dalle prossime ore inizieremo a preparare quest’ulteriore dura battaglia – chiosa Sabatelli – che rappresenta un ulteriore bivio nel campo minato propostoci dal calendario in questa fase».
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