LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 60
CESTISTICA SAVONESE SAVONA 37
(17-11, 33-19; 47-27)
CAMPOBASSO: Porcu 1 (0/3, 0/6), Smorto 7 (0/6, 2/4), Ciavarella 10 (2/4, 2/5), Želnytė 12 (4/9, 1/5), Bove 7 (3/6, 0/1); Marangoni 8 (4/10, 0/3), Reani 13 (5/6, 1/2), Falbo 2 (1/3), Sammartino (0/1), Landolfi, Mandolesi. Ne: Di Gregorio. All.: Sabatelli.
SAVONA: Alesiani 9 (2/7, 0/1), Penz 6 (0/5, 2/5), Tosi 4 (1/5, 0/2), Vitari, Svetlikova 7 (3/12, 0/1); Guilavogui 4 (1/2), Zolfanelli 7 (1/6, 1/2), Sansalone (0/1 da 3), Villa (0/3), Ceccardi. All.: Pollari.
ARBITRI: Belprato (Napoli) e Mura (Cagliari).
NOTE: nel parterre presente il coach dell’Italbasket maschile under 18 Andrea Capobianco. Tiri liberi: Campobasso 4/11; Savona 12/15. Rimbalzi: Campobasso 48 (Želnytė 12); Savona 35 (Penz 12). Assist: Campobasso 18 (Marangoni e Porcu 6); Savona 2 (Penz ed Alesiani). Progressione punteggio: 10-5 (5’), 24-16 (15’), 45-21 (25’), 51-30 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 28 (60-32); Savona 1 (0-1).
Otto su otto. La Molisana Magnolia Campobasso si conferma una volta in più solitaria battistrada del girone Sud dell’A2 femminile e lo fa dando vita ad una prestazione ancora una volta di grande sostanza, in primis sul versante difensivo, contro Savona tenuta a soli 37 punti (il coach ospite Pollari, al termine, parlerà delle campobassane come di una formazione ‘ingiocabile’). In una serata in cui Želnytė va in doppia doppia (dodici punti ed altrettanti rimbalzi ed un’infinità di palle recuperate), Reani è top scorer e Smorto ci mette un’energia unica, le campobassane chiudono la pratica già all’intervallo lungo concentrandosi già sul prossimo confronto con Faenza, altro bivio capitale nella stagione dei #fioridacciaio.
DIESEL, POI TURBO
Dopo un avvio all’insegna della tensione, con il passare dei minuti i #fioridacciaio riescono a sciogliersi andando a prendere man mano margine sulle liguri grazie al lavoro in difesa che si traduce in transizioni facili in attacco che riescono a dare alle magnolie il giusto abbrivio, in transizione con Savona che finisce per esaurire ben presto le sue energie anche se riesce a chiudere il primo periodo sotto di soli sei punti.
QUARTO BALTICO
Il secondo periodo è all’insegna del totem baltico delle rossoblù Laura Želnytė che, letteralmente on fire nella sfida con la slovacca Sona Svetlikova, mette dentro quei canestri che riescono a garantire un distacco più ampio alle sue. Accanto alla lituana, ci pensa la solita Ciavarella killer a dare quel margine di forte sicurezza (quattordici punti di distacco nel 33-19 registrato a tabellone) all’intervallo lungo con cui la seconda frazione rischia di preannunciarsi come un prolungato garbage time.
VANTAGGIO AMPIO
Il terzo quarto vede le rossoblù andare ad ampliare il proprio margine che arriva a toccare i 26 punti sul 47-21. In questa fase il coach delle savonesi Pollari si fa sentire con le sue ed una piccola reazione dalla grande veemenza del tecnico ligure porta a quel break di 6-0 ospite con cui si chiude il quarto per un 47-27 per le campobassane che sa già tanto di pensiero sul confronto che verrà contro Faenza.
QUINTETTO FISICO
In effetti, a quel punto, coach Mimmo Sabatelli prova l’arma del quintetto fisico, ulteriore opzione a disposizione del traine rossoblù nell’ampia gamma di soluzioni concesse dalle sue otto rotazioni, ossia le tre torri contemporaneamente in campo (Bove, Reani e Želnytė). Campobasso continua a colpire con costanza in attacco ed in difesa si fa sentire con forza. Smorto mette la tripla che scrive i titoli di coda e c’è spazio in campo anche per Alessandra Falbo che dimostra di non aver alcun timore reverenziale a dispetto della sua giovanissima età. Campobasso tocca il massimo vantaggio sul 60-32 proprio col canestro della giocatrice termolese. Poi è solo festa grande per la truppa rossoblù.
OCCHI BRILLANTI
Così, per coach Mimmo Sabatelli, le considerazioni a referto chiuso sono lo specchio di una continua felicità condivisa con un pubblico di rilievo che, anche in un orario da prime time, non ha fatto mancare il suo apporto ed il suo sostegno alla squadra. «Riuscire a far fare solo 37 punti a Savona è un altro grande traguardo che queste ragazze hanno conquistato. Questa era una partita difficile per tanti motivi, ma le giocatrici ci hanno messo tanta concretezza e hanno portato a casa anche questo risultato, in attacco non siamo riusciti ancora a scioglierci appieno, ma stiamo cominciando a fare qualcosa di buono. In quelle che sono le nostre rotazioni, a me che non va di fare solitamente nomi, stavolta mi sia concessa una citazione per Želnytė, Smorto e Reani, che hanno dato vita ad una grande partita di cuore, ma bene hanno fatto tutte. Sono veramente contento di questa squadra. Ora ci godiamo questo successo e dalle prossime ore inizieremo a pensare a Faenza, un’altra grande squadra. Loro vogliono venire qui per giocarsela, noi vogliamo allungare la nostra striscia. In sintesi sarà una gran partita».
FAENZA SPARTIACQUE
In effetti, per le rossoblù, si prospetta ora l’avvio di una lunga settimana. Sabato contro Faenza le rossoblù potrebbero scrivere un’altra pagina importante di una storia che, in tanti, dalle parti del PalaVazzieri, vogliono sia come il titolo di un famoso film. Una neverending story. Un percorso cioè infinito.
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