Ore 17.30. Potrebbero esserci precedenti dissapori fra ex vicini di casa fra le motivazioni alla base dell’acceso confronto avvenuto questa mattina in via Udine, a Termoli, degenerato nell’accoltellamento di un 60enne, muratore residente in zona, da parte di Edmondo Fedele, 54enne operatore ecologico e già noto alle forze dell’ordine, rintracciato e arrestato dai Carabinieri dopo alcune ore con l’accusa di tentato omicidio e porto di oggetti atti ad offendere. Rancori forse mai placati se non in via temporanea, dopo che Fedele si era trasferito non lontano dalla zona dell’aggressione, a distanza di qualche isolato. Questa mattina, intorno alle 7.30, il netturbino si è trovato a passare in via Udine per il ritiro dei rifiuti e avrebbe incrociato casualmente il 60enne, anche se sulla casualità dell’incontro sono in corso le indagini dei militari. Sono bastati pochi attimi per riaprire vecchie ruggini e far accendere i toni fra i due. Nello scontro verbale sarebbero volate parole grosse, al punto che il 54enne, in preda alla rabbia, avrebbe estratto un coltello a serramanico, colpendo il suo ex vicino di casa una volta all’avambraccio e due volte al torace, lasciandolo accasciato sull’asfalto coperto di sangue e dandosi alla fuga. Non è passato molto tempo dall’episodio prima che alcuni residenti lo notassero e avvertissero i soccorsi. In zona, peraltro, vivono diversi appartenenti alle forze dell’ordine e non è escluso che alcuni di loro potrebbe apportare un contributo alle indagini. L’operatore ecologico è stato rintracciato nel corso della mattinata dai Carabinieri della Compagnia di Termoli e accompagnato in Caserma, prima di essere tratto in arresto e condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il 60enne è stato prelevato dai sanitari del 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale San Timoteo, prima di essere trasferito al Cardarelli per la delicatezza del caso. Attualmente il muratore si trova ricoverato presso il reparto di Chirugia generale, dove sarà sottoposto ad un intervento. “Sta discretamente meglio rispetto all’arrivo in ospedale – afferma il direttore sanitario del nosocomio Filippo Vitale che non intende comunque sbilanciarsi. – E’ chiaro che il personale medico dovrà effettuare indagini approfondite per identificare le lesioni a polmone, diaframma e peritoneo”.
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