“Sulla “nomina della donzella” alla sfilata dei Misteri per il Tricentenario di Saverio Di Zinno, qualcuno parla di un’operazione di marketing, qualche altro parla di operazione politica. Sinceramente a noi campobassani non interessa se ci sono stati dei personalismi nella scelta della donzella, ci rammarica il metodo dittatoriale che è stato utilizzato, escludendo a priori una ragazza campobassana e scegliendo una bellissima romana di origini di Pietrabbondante che nulla conosce del nostro territorio e della nostra tradizione, e che ha dichiarato di non aver mai visto. Mi aspetto lo stesso criterio di scelta anche per i portatori alla N’Docciata di Agnone o alle Carresi di San Martino in Pensilis, non vorrei che qualcuno di fuori regione possa rimanerci male”. E’ il commento di Claudia Mistichelli, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, nell’ambito delle critiche mosse da numerosi campobassani verso quella che viene percepita come una violazione alle regole della tradizione per mano della politica.
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